L'invito del responsabile abruzzese per la vita indipendente Nicolino Di Domenica che in una nota ricorda l'impegno dell'assessore alla Mobilità Giandonato Morra a sostenere una proposta di legge regionale. Appello a tutti i disabili a presentare alla Regione la domanda di richiesta per progetti di vita indipendente
Il 27 giugno scorso si tenne a Montesilvano un incontro
pubblico tra politici e associazioni di disabili per cominciare a parlare anche
in Abruzzo di un iter legislativo che riconoscesse la vita indipendente e
l'assistenza autogestita della persone con disabilità. L'appuntamento dal titolo
emblematico: "una proposta di legge per la vita indipendente" vide l'intervento
del neo presidente della provincia di Pescara, Guerino Testa e dell'assessore
regionale alla viabilità, Giandonato Morra, i quali garantirono il loro impegno
a sostegno di una proposta di legge regionale. Assente, invece, fu l'assessore
regionale alle Politiche Sociali Paolo Gatti che però, in una nota inviata agli
organizzatori, chiese di essere informato sugli atti del convegno, garantendo
una propria azione in tale materia. Ma in quell'occasione tutti i partecipanti
apprezzarono comunque la grande disponibilità politica e personale
dell'assessore Morra, presente per tutta la durata dell'incontro, il quale
promise di aprire un tavolo tecnico regionale.
Purtroppo, ad oggi dopo quattro mesi, il responsabile abruzzese della Vita
indipendente, Nicolino di domenica, ricorda che la Regione non ha ancora avviato
nessun confronto sulla legge. "Dal convegno tenutosi il 27 giugno a Montesilvano
- scrive - ci fu promesso che entro settembre ci sarebbe stato un tavolo tecnico
con gli assessori preposti per intavolare un discorso nuovo per la nostra
regione per quanto riguarda l'assistenza alle persone con grave disabilità.
Purtroppo devo constatare che siamo ormai a metà Ottobre e non ancora se ne sa
niente. Certo la nostra regione è oggi particolarmente impegnata in problemi
grandi da risolvere, parliamo del terremoto delle scarse risorse economiche
dovuto allo sperpero di denaro pubblico della passata legislatura, ma è anche
vero che il problema dell'assistenza non è mai stato affrontato come avremmo
voluto".
In Abruzzo, ricorda Di Domenica, l'assistenza a persone con grave disabilità
viene affidata, solitamente, alle cooperative, quindi diciamo che i comuni che
hanno questo compito gestiscono tramite esse il servizio in forma diretta.
"Quello che il Movimento Vita Indipendente chiede è che questo servizio venga
gestito direttamente dalla persona disabile con progetti studiati su misura, in
forma indiretta. E' ovvio - aggiunge - che questo modo di gestire la disabilità
risulterebbe migliore in quanto è il disabile che si gestisce, naturalmente si
parla di persona disabile adulta con piene facoltà cognitive, mentre per i
ragazzi e le persone che non possono autodeterminarsi ci si dovrebbe avvalere di
un tutor, che in questo caso potrebbe essere un familiare. Il tutor avrà il
compito di assumere, per conto del disabile, incapace, la persona che dovrà
occuparsi di dargli un'assistenza continua e attenta in modo da farlo vivere nel
suo ambiente familiare escludendo l'ipotesi del ricovero negli istituti che
risulterebbe dannoso e molto costoso per la società. Mi auguro - conclude - che
le promesse fatte siano mantenute e che si inizi, anche nella nostra regione, a
parlare e sperimentare forme diverse di assistenza come è avvenuto, ormai da
molti anni, in tante regioni italiane".
E comunque in attesa di una risposta, Nicolino di Domenica, grazie alle
informazioni e ai consigli avuti nella Conferenza di Torino dalle esperienze dei
leaders del Movimento Vita Indipendente, ha deciso di presentare alla Regione le
domande di richiesta dei progetti di Vita Indipendente per un'assistenza
indiretta autogestita e autodeterminata al fine di sensibilizzare le istituzioni
a prendere atto che esiste questo problema e che pertanto, quanto meno,
meritiamo una risposta. "A questo scopo - dice - chiedo a tutti i disabili
gravi, specialmente a quelli che usufruiscono già dell'assistenza diretta, di
presentare alla regione la domanda per chiedere con progetti personalizzati
l'assistenza indiretta al fine di poter gestire autonomamente la propria vita e
decidere da chi essere assistiti. A questo scopo allego il modello della domanda
da compilare correttamente e indicare , in caso di finanziamento, la rinuncia
all'assistenza in forma diretta o ad altro aiuto".
Articolo pubblicato sul sito dell'Osservatorio Sociale regione Abruzzo