
1-2-3 MARZO 2007 : 2° FORUM NAZIONALE SULLA VITA INDIPENDENTE:
Vedi sotto aggiornamento del 20 febbraio
A seguito dell`incontro a Verona dei Comitati regionali per la Vita 
	Indipendente del Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia per 
	confrontare le rispettive esperienze e i risultati raggiunti in tema di 
	assistenza personale per la Vita Indipendente, è stato deciso di organizzare 
	il Forum nazionale sulla Vita Indipendente. Si terrà a Lignano Sabbiadoro 
	il prossimo 1, 2 e 3 marzo 2007 all`Hotel "Le Vele". Come è ormai noto a 
	persone, associazioni e comitati impegnati a dare senso compiuto 
	all`attuazione della Legge 162/98, abbiamo verificato il diverso approccio 
	ed impegno delle regioni e, soprattutto, la grande difformità di 
	comportamento delle aziende sanitarie locali, dei comuni consorziati, delle 
	comunità montane ecc, che traducono sul territorio le deliberazioni e gli 
	orientamenti regionali. Il risultato è che in Italia, il diritto 
	all`assistenza personale per la Vita Indipendente, a parte alcuni lodevoli 
	ma limitati interventi, è sostanzialmente inapplicato e piegato alle antiche 
	logiche del bonus, in particolare in Lombardia. Le regioni hanno utilizzato 
	la "162" per tappare i buchi dell`assistenza a persone e famiglie e 
	l`innovazione nei servizi di aiuto alla persona - che chiedevamo a gran voce 
	- è rimasta pressoché inascoltata. Lo spirito della 162 è stato accolto solo 
	da alcune regioni e soltanto parzialmente. I finanziamenti aggiuntivi non ci 
	sono stati e il caso del Veneto, che ha istituito un apposito capitolo di 
	bilancio ed emanato linee guida per la Vita Indipendente e per il sostegno 
	alla persona e alla famiglia è, pur con tutti i limiti, tra i pochi positivi 
	esempi. Piemonte e Friuli Venezia Giulia sono da annoverare tra le 
	regioni che, grazie al lavoro dei Comitati per la Vita Indipendente, 
	hanno raggiunto risultati importanti. La Lombardia, nonostante l`attivismo 
	del comitato, brilla solo di luce formigoniana. Bisogna riprendere a tessere 
	la tela affinché il diritto alla Vita Indipendente diventi effettivamente 
	tale per tutte le persone con disabilità grave. 
Cosa fare per iscriversi (doc)
AGGIORNAMENTO DEL 20-2-2007 DI ROBY MARGUTTI:
Gentili Amiche ed Amici,
rimangono ancora stanze accessibili per cui abbiamo prorogato limite ultimo per 
iscrizione al 25 febbraio.
Alle associazioni e ai comitati che rivendicano il diritto alla Vita 
indipendente proponiamo un incontro per la costruzione di un Movimento Nazionale
Un Movimento nazionale per la Vita Indipendente 
per vivere liberi, con dignità
Le persone con disabilità grave devono essere messe nella condizione di vivere 
con dignità e avere le stesse opportunità degli altri cittadini. Perché tale 
assunto divenga normale quotidianità serve un reale potenziamento dei servizi a 
sostegno delle persone e delle famiglie e politiche sociali innovative.
L'approvazione della "162" ha reso possibile l'assistenza a gestione indiretta e 
ha cambiato molte cose; alcune regioni hanno anche istituito nuovi capitoli di 
bilancio ed emanato linee guida per l'assistenza personale per la Vita 
Indipendente, considerata lo strumento indispensabile per la conquista di spazi 
di libertà, pur in presenza di una grave disabilità, ma il diritto di ogni 
persona alla Vita Indipendente è ancora tutto da conquistare. Molto resta ancora 
da fare.
Il gruppo di ENIL Italia, le agenzie per la V.I., le associazioni locali e 
nazionali, i "comitati regionali e locali per la V.I." , il folto gruppo di 
giovani intorno ai siti "Pianetabile" 
,"Superabile","Superando" e la Mailing List 
"Vita Indipendente", le tante persone ed i gruppi spontanei hanno posto 
all'ordine del giorno, in questo paese e in tutta Europa, la necessità di una 
grande battaglia per l'affermazione del diritto all'assistenza personale per a 
Vita Indipendente. 
E' un movimento che ha maturato esperienza e consapevolezza, capacità di 
iniziativa e di interlocuzione con le istituzioni e gli enti e che oggi è 
chiamato ad assumersi nuove e maggiori responsabilità, superando la 
frammentazione che lo contraddistingue e che rischia di renderlo impotente. 
Questo movimento deve darsi una prospettiva e gli strumenti per sostenere una 
grande battaglia di civiltà. Lo diciamo dopo aver vissuto in prima persona 
l'esperienza dei comitati per la V. I. e dopo aver partecipato alla 
manifestazione nazionale organizzata dalla FISH il 15 novembre 2005.
Quella manifestazione ha dimostrato che dal nord al sud c'è un movimento di 
persone piene di entusiasmo, consapevoli e disponibili a darsi da fare. E' un 
movimento culturalmente nuovo che ha rotto i ponti con il cosiddetto 
associazionismo storico e che si pensa protagonista. E' un movimento unitario, 
libero da condizionamenti di partito, plurale, che condivide le rivendicazioni 
della FISH e che si propone un obbiettivo semplice e allo stesso tempo di 
difficile realizzazione, ma non più rinviabile: 
estendere, su tutto il territorio nazionale, il diritto realmente esigibile 
all'assistenza personalizzata per tutte le persone con disabilità grave. 
L'assistenza a gestione indiretta (autogestita) - lo ribadiamo- deve essere 
riconosciuta a tutte le persone che intendono organizzare la propria assistenza 
senza delegare tale compito a terzi. 
E poi: 
- vanno rivisitate le provvidenze economiche ponendo fine a discriminanti 
differenziazioni; 
- va potenziato del fondo per le politiche sociali delle regioni;
- va affrontata la questione del fondo per la non autosufficienza;
- vanno definiti i livelli essenziali di assistenza sociale - LIVEAS - come 
prevede la 328/2000
La competenza esclusiva delle regioni in materia di politiche sociali ha 
complicato le cose e con i comuni, consorziati o meno, aumentano 
esponenzialmente le difficoltà. Il tentativo di portare il momento decisionale 
più vicino al cittadino, paradossalmente, ha reso più difficile e complicato 
ottenere il riconoscimento dei diritti. Le compatibilità di bilancio, come 
previsto dalla stessa "328", sono usate per rispondere negativamente alle 
richieste di assistenza personalizzata. 
Insieme alla FISH dobbiamo cercare di aprire un tavolo permanente di confronto 
con il ministro Ferrero e porre all'attenzione del legislatore la nostra 
proposta affinchè il diritto all'assistenza, in tutte le forme previste dalla 
legge, non continui a restare solo una possibilità ma diventi, finalmente, un 
obbligo degli enti locali ed un diritto, soggettivo, di cittadinanza della 
persona con grave disabilità.
Come e con quali azioni conquistare tale diritto sarà il tema dell'incontro 
nazionale.
"Organizziamoci" - incontro nazionale
Lignano Sabbiadoro - Hotel "Le Vele"
Giovedì 1- Venerdi 2 - Sabato 3 marzo 2007
I Comitati regionali del Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, 
Lazio, Toscana, Umbria, Trentino Alto Adige, Valle D'Aosta, Molise, Marche