
 
Una nuova pagina in cui segnaliamo novità, curiosità, 
collegamenti e 
notizie che "smuovono" il mondo della DISABILITA' Invitiamo anche Voi lettori a 
segnalarci articoli o esperienze di pubblico interesse che potranno 
eventualmente essere pubblicate.
.Sperando sia 
di Vostro gradimento, non perdetela di vista....
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articoli 2006
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31 dicembre 2009
Dall'Abruzzo un appello per il 2010
Ennesima lettera inviata da Nicolino Di Domenica, 
rappresentante del Movimento Vita Indipendente di Lanciano, agli amministratori 
locali affinchè si attivino i progetti di vita indipendente autogestiti anche in 
questa regione. Ci schieriamo al suo fianco con l'augurio che nel prossimo anno 
qualche risultato positivo arrivi. Di seguito il testo della lettera.
	
	
	Carissimi Amici della politica Abruzzese, 
	Carissimi Amici disabili e Carissimi Amici della stampa,
	
	 
	
	Alla chiusura del terzo anno di mio 
	costante impegno per portare ai disabili gravi Abruzzesi un’assistenza 
	migliore come la Vita Indipendente citata nella legge 162/98, dopo numerose 
	lettere inoltrate a voi politici, dopo convegni e conferenze che hanno visto 
	la mia assidua presenza e ricevute solo promesse che puntualmente sono state 
	disattese vogliate per cortesia, a chiusura di quest’anno, prendere in 
	visone il collegamento ipertestuale qui sotto riportato pubblicato da 
	Superando in data 30 c.m.
	
	
	http://www.superando.it/content/view/5427/120/
	
	Come potete constatare pongo una precisa 
	domanda: “Quando un disabile grave potrà 
	autogestirsi anche in Abruzzo?” Personalmente non so quando questo sarà 
	possibile perché nessuno mi ha dato ancora una risposta in merito, ma di una 
	cosa sono certo la Vita Indipendente diventerà una realtà anche nella nostra 
	regione come lo è altrove. A chiedere questo non sono più solo, ogni giorno 
	famiglie disperate mi chiamano per raccontarmi i loro problemi ho trovato 
	persone e associazioni che mi affiancheranno per far riconoscere questo 
	diritto inalienabile anche in Abruzzo. Mi 
	
	auguro che qualche politico legga quest’articolo e 
	capisca l’importanza del contenuto. Chiedo solo di essere ascoltato per 
	proporvi un’assistenza migliore più qualificata e soprattutto a minor costo 
	perché gestita in forma indiretta eliminando le spese di gestione poiché 
	paragonate all’assistenza che forniscono le cooperative  il costo è 
	dimezzato, mentre paragonate alle rette degli istituti il costo, viene 
	ridotto del 200/300%. La Vita Indipendente inoltre crea anche numerosi posti 
	di lavoro il rapporto, nei progetti di Vita indipendente è di un disabile 
	grave con uno o più assistenti personali, assunti in regola contrattuale, 
	secondo della gravità del soggetto, mentre nell’istituto il rapporto è di un 
	operatore ogni 15 disabili.  Volete continuare ancora a dare una scarsa, 
	scadente e non qualificata  assistenza con i metodi tradizionali? Volete 
	continuare ancora a sperperare soldi pubblici in un momento in cui sapete 
	solo operare tagli con la giustificazione che non ci sono risorse? Volete 
	continuare ad ignorare questo formidabile strumento di risparmio che oltre 
	tutto migliorerebbe notevolmente la nostra qualità di vita? FATELO PURE!  Ma 
	sappiate che le regioni che hanno adottato la Vita Indipendente sono 
	definite “le Regioni più civilizzate d’Italia”. Con affetto e con 
	tenacia Vi auguro a tutti un buon 2010 con la speranza che per il nuovo anno 
	qualcuno della politica che conta si decida a riceverci. 
	
	
	
	 
	
	
	Nicolino DI DOMENICA
	
	Responsabile Movimento Vita indipendente Abruzzo
	
	Recapiti: cell. 3280213632 e-mail 
	
	
	nicolino.didomenica@tiscali.it
	
	
	 
 
 
28 dicembre 2009
Protagonisti contro le diversità
 L'amico 
e socio Consequor  Simone Marinelli, presidente dell'Associazione 
Superamento Handicap Onlus di Cerignola (Fg) e membro operativo del 
Sindacato SFIDA, ritratto con altre persone disabili in un calendario come 
testimonianza diretta che "nessun handicap può chiudere la mente e il cuore di 
chicchessia". Il Calendario 2010 dell'associazione pugliese - denominato "Arrestiamo 
i pregiudizi e liberiamo la vita" - è distribuito in forma gratuita. 
L'iniziativa è stata promossa nell'ambito del progetto denominato Le 
differenze che fanno... differenza, ammesso a finanziamento 
regionale tramite il bando Contributi per "Iniziative di comunicazione a 
valenza sociale, educativa e culturale in favore delle persone diversamente 
abili e dei loro nuclei familiari", cui Superamento Handicap ha 
partecipato.
L'amico 
e socio Consequor  Simone Marinelli, presidente dell'Associazione 
Superamento Handicap Onlus di Cerignola (Fg) e membro operativo del 
Sindacato SFIDA, ritratto con altre persone disabili in un calendario come 
testimonianza diretta che "nessun handicap può chiudere la mente e il cuore di 
chicchessia". Il Calendario 2010 dell'associazione pugliese - denominato "Arrestiamo 
i pregiudizi e liberiamo la vita" - è distribuito in forma gratuita. 
L'iniziativa è stata promossa nell'ambito del progetto denominato Le 
differenze che fanno... differenza, ammesso a finanziamento 
regionale tramite il bando Contributi per "Iniziative di comunicazione a 
valenza sociale, educativa e culturale in favore delle persone diversamente 
abili e dei loro nuclei familiari", cui Superamento Handicap ha 
partecipato.
«Si tratta di semplici testimonianze in immagine 
-dice Simone - per abbattere il pregiudizio mentale sul "diverso", 
lasciando in sospeso una domanda non esplicitamente formulata, ma chiaramente 
sottintesa: "diverso da chi?"».
Per ulteriori informazioni: tel. 328 7424139 (Simonpietro 
Marinelli), 
superamentohandicap@libero.it.
 
27 dicembre 2009
Toscana: nuove Linee Guida per i progetti di vita indipendente
Regalo di fine anno per le persone disabili che da 
tempo attendevano novità sui progetti. La "sperimentazione" iniziata nel 2004 
che di fatto era arenata, può quindi continuare e con le linee guida, tra un 
anno potrà essere continuativa. Per il 2010 l'impegno di spesa previsto è di 
2.000.000 di € con importo massimo per il progetto di 1680€.
Vai 
alla pagina con la delibera
 
26 dicembre 2009
Roby: un amico sempre al nostro fianco
 Per noi, 
tanti, possiamo dire "vicini ruota a ruota", come lo eravamo nei tanti incontri 
tra noi, decisi per parlare di tante cose della vita. Una vita fortemente 
indipendente, nostra, per quanto o come e dove e con chi,  possibile essa 
sia. Discorsi e parole e idee e fatti che ormai sono incancellabili e 
inderogabili. Tranquillo Roby, noi andiamo avanti seguendo i tuoi principi, 
ormai nostri.
Per noi, 
tanti, possiamo dire "vicini ruota a ruota", come lo eravamo nei tanti incontri 
tra noi, decisi per parlare di tante cose della vita. Una vita fortemente 
indipendente, nostra, per quanto o come e dove e con chi,  possibile essa 
sia. Discorsi e parole e idee e fatti che ormai sono incancellabili e 
inderogabili. Tranquillo Roby, noi andiamo avanti seguendo i tuoi principi, 
ormai nostri.
Ciao Roby
anche qui
 
10 dicembre 2009
Dal 1° Convegno Sindacato S.F.I.D.A. di San Giovanni Rotondo (Fg)
 Con 
grande piacere Consequor ha raccolto l'invito del Presidente del Sindacato SFIDA
Dino di Tullio, del Segretario nazionale Andrea Ricciardi e di 
Simone Marinelli (che ringrazio davvero di cuore), socio e coordinatore 
SFIDA, socio di Consequor, che si è fortemente impegnato per portare 
all'attenzione del Convegno la filosofia della Vita Indipendente intesa come 
diritto di ogni persona disabile all'assistenza autogestita ed autodeterminata. 
Da oltre un anno abbiamo iniziato questo lavoro di preparazione: prima con 
lettere all'Assessorato regionale della Puglia, poi con la presentazione da 
parte di Simone, del primo progetto personalizzato, per cominciare il grande 
lavoro di cambiamento culturale sulle politiche per le persone disabili. Per 
evitare di dilungarmi cercherò di evidenziare i principali obiettivi raggiunti, 
in questa 3 giorni veramente "full immersion", svoltasi nell'Hotel Gran 
Paradiso, impeccabile nell'organizzazione. Nel pomeriggio del sabato 5 abbiamo 
formalizzato la Commissione Barriere Architettoniche e Vita Indipendente (vedi 
programma qui) e presentato il nostro documento 
(a fine articolo). La domenica mattina, grazie ad 
alcune assenze di altri relatori, c'è stato il mio intervento
Con 
grande piacere Consequor ha raccolto l'invito del Presidente del Sindacato SFIDA
Dino di Tullio, del Segretario nazionale Andrea Ricciardi e di 
Simone Marinelli (che ringrazio davvero di cuore), socio e coordinatore 
SFIDA, socio di Consequor, che si è fortemente impegnato per portare 
all'attenzione del Convegno la filosofia della Vita Indipendente intesa come 
diritto di ogni persona disabile all'assistenza autogestita ed autodeterminata. 
Da oltre un anno abbiamo iniziato questo lavoro di preparazione: prima con 
lettere all'Assessorato regionale della Puglia, poi con la presentazione da 
parte di Simone, del primo progetto personalizzato, per cominciare il grande 
lavoro di cambiamento culturale sulle politiche per le persone disabili. Per 
evitare di dilungarmi cercherò di evidenziare i principali obiettivi raggiunti, 
in questa 3 giorni veramente "full immersion", svoltasi nell'Hotel Gran 
Paradiso, impeccabile nell'organizzazione. Nel pomeriggio del sabato 5 abbiamo 
formalizzato la Commissione Barriere Architettoniche e Vita Indipendente (vedi 
programma qui) e presentato il nostro documento 
(a fine articolo). La domenica mattina, grazie ad 
alcune assenze di altri relatori, c'è stato il mio intervento e quello di Domenico Costantino, presid. MO.V.I. Molise che ha parlato 
della proposta di legge regionale sulla v.i. e assistenza autogestita presentata 
nella sua regione, in attesa di essere discussa.  Nel pomeriggio abbiamo 
avuto modo di relazionare ancora io e Simone Marinelli ed approfittando 
dell'interesse manifestato dai presenti, abbiamo proiettato il nostro video del 
2003 "Protagonisti Noi", da tutti molto apprezzato. Tra gli interventi 
della mattinata molto stimate le parole dell'Assessore alla solidarietà 
regionale dott.ssa Elena Gentile, che ha
 
e quello di Domenico Costantino, presid. MO.V.I. Molise che ha parlato 
della proposta di legge regionale sulla v.i. e assistenza autogestita presentata 
nella sua regione, in attesa di essere discussa.  Nel pomeriggio abbiamo 
avuto modo di relazionare ancora io e Simone Marinelli ed approfittando 
dell'interesse manifestato dai presenti, abbiamo proiettato il nostro video del 
2003 "Protagonisti Noi", da tutti molto apprezzato. Tra gli interventi 
della mattinata molto stimate le parole dell'Assessore alla solidarietà 
regionale dott.ssa Elena Gentile, che ha
 anticipato 
la promessa della prossima uscita, a gennaio 2010, di una Delibera contenente 
linee guida per avviare i primi progetti di assistenza personalizzata, in forma 
indiretta. A tal proposito il prossimo lavoro dell'amico Simone sarà quello di 
"marcare a uomo" l'assessorato regionale. Anche il Consigliere regionale avv. 
Roberto Ruocco si è dimostrato attento ed interessato alla "nostra" vita 
indipendente, promettendo un tavolo tecnico con le associazioni. Grazie poi 
all'attento lavoro dell'ufficio stampa SFIDA, abbiamo girato due interviste alla
RAI TGR Puglia e all'emittente locale TELENORBA. Inoltre 
ringraziamo la Sen. Adriana PoliBortone per il tempo che ci ha concesso e 
per averci promesso un Suo interessamento.
anticipato 
la promessa della prossima uscita, a gennaio 2010, di una Delibera contenente 
linee guida per avviare i primi progetti di assistenza personalizzata, in forma 
indiretta. A tal proposito il prossimo lavoro dell'amico Simone sarà quello di 
"marcare a uomo" l'assessorato regionale. Anche il Consigliere regionale avv. 
Roberto Ruocco si è dimostrato attento ed interessato alla "nostra" vita 
indipendente, promettendo un tavolo tecnico con le associazioni. Grazie poi 
all'attento lavoro dell'ufficio stampa SFIDA, abbiamo girato due interviste alla
RAI TGR Puglia e all'emittente locale TELENORBA. Inoltre 
ringraziamo la Sen. Adriana PoliBortone per il tempo che ci ha concesso e 
per averci promesso un Suo interessamento.
 Anche 
a Lei abbiamo consegnato il nostro documento, messo anche agli atti del 
Convegno. Possiamo affermare in sintesi che, le aspettative e gli obiettivi 
raggiunti sono andati oltre ogni più rosea previsione, sebbene sappiamo che 
questa tappa non è altro che il punto di partenza. Il grande lavoro da fare è 
quello di agevolare il trasferimento di cultura e responsabilità nelle stesse 
persone
Anche 
a Lei abbiamo consegnato il nostro documento, messo anche agli atti del 
Convegno. Possiamo affermare in sintesi che, le aspettative e gli obiettivi 
raggiunti sono andati oltre ogni più rosea previsione, sebbene sappiamo che 
questa tappa non è altro che il punto di partenza. Il grande lavoro da fare è 
quello di agevolare il trasferimento di cultura e responsabilità nelle stesse 
persone
 disabili, 
che devono obbligatoriamente accrescere il senso di responsabilità e la volontà 
di rendersi unici protagonisti della propria vita. A quel punto si presenteranno 
i loro progetti personalizzati ai propri ambiti di competenza, per poi 
sostenerli attivamente, anche con il nostro aiuto. D'obbligo i ringraziamenti a 
tutto lo staff SFIDA per l'enorme disponibilità concessa, rispettando un 
familiare ed amichevole approccio davvero gradito. Uno speciale grazie e 
arrivederci a Tiziana De Nisi, Sarah Campanaro, Alessia Paragone, 
all'amico Simone, non solo per avermi invitato, ma per l'amicizia che mi ha 
dimostrato. Senza dubbio, la cosa più importante e spero di non averlo deluso. 
Un abbraccio a te e Raffaella.
disabili, 
che devono obbligatoriamente accrescere il senso di responsabilità e la volontà 
di rendersi unici protagonisti della propria vita. A quel punto si presenteranno 
i loro progetti personalizzati ai propri ambiti di competenza, per poi 
sostenerli attivamente, anche con il nostro aiuto. D'obbligo i ringraziamenti a 
tutto lo staff SFIDA per l'enorme disponibilità concessa, rispettando un 
familiare ed amichevole approccio davvero gradito. Uno speciale grazie e 
arrivederci a Tiziana De Nisi, Sarah Campanaro, Alessia Paragone, 
all'amico Simone, non solo per avermi invitato, ma per l'amicizia che mi ha 
dimostrato. Senza dubbio, la cosa più importante e spero di non averlo deluso. 
Un abbraccio a te e Raffaella.
per Consequor G.T.
leggi il documento Consequor 
(pdf)
il sito S.F.I.D.A.
 
 
 
2 dicembre 2009
Abruzzo: sempre in attesa del tavolo tecnico sulla Vita Indipendente  
Siamo solidali con l'amico Nicolino Di Domenica, 
rappresentante del Movimento Vita Indipendente di Lanciano, da sempre 
impegnato per l'attivazione in questa regione, dell'assistenza personale in 
forma indiretta, cioè autogestita dalla persona disabile. Dopo 
l'incontro-convegno dello scorso giugno a Pescara (ove partecipammo anche noi), 
solo la Provincia ha attivato 4 min-progetti da 2 ore al giorno. Le promesse dei 
funzionari regionali per il momento, tali rimangono. Pubblichiamo l'ennesima 
lettera che Nick ha inviato ai giornali locali (vedi 
qui), chissà che un giorno o l'altro, a forza di insistere...
Leggi l'articolo
Leggi i precedenti
 
28 novembre 2009
Campagna "Stop alle differenze realizza l'art. 19 della 
Convenzione ONU"
 Partita 
da Enil Europa, la Campagna per una legge sull'assistenza personale per 
tutte le persone disabili, si estende in Europa ed anche in Italia. Molte le 
associazioni che aderiscono e sono solidali a questa campagna con raccolta di 
firme. Consequor esprime solidarietà all'iniziativa, così come indicato sul 
manifesto: "per tutte le persone con disabilità". La proposta di legge 
depositata a Roma, n° 1978, in attesa di essere discussa, parla però di 
assistenza personale "per tutte le persone con disabilità grave, intese 
come non autosufficienti", in contrasto quindi con la stessa campagna promossa 
da Enil Europa e lo stesso art. 19 ove si parla di diritto per tutte le 
persone con disabilità. In sostanza siamo convinti che il diritto all'assistenza 
personale in forma indiretta debba essere una scelta per tutte le persone 
disabili, senza creare discriminazioni tra i cosiddetti "gravi e non".  Una 
ormai ingiusta ed obsoleta classificazione sorpassata dall'introduzione dell'ICF 
che non deve classificare le persone disabili secondo un assurdo punteggio a 
percentuale. Ogni persona è diversa nella sua personale autonomia residua ed in 
base alle sue scelte autodeterminate si propone e sceglie i suoi assistenti ed 
il suo stile di vita possibile. Riteniamo evitare questa discriminazione tra 
noi stessi, proponendo di emendare la proposta di legge in questione, 
lasciando poi il compito alle Regioni, di concordo con le associazioni locali, 
stabilire poi i giusti percorsi di finanziamento secondo le richieste stesse 
delle persone che scelgono l'assistenza personale autogestita e responsabile in 
forma indiretta. Ricordiamo anche che in Italia esistono già leggi che di fatto 
sanciscono il diritto all'assistenza personale indiretta, che danno facoltà alle 
Regioni di deliberare finanziamenti in tal direzione: la legge 162/98 con 
gli artt. L/bis ed L/ter, la legge n°18 del 3 marzo 2009 che attua la 
Convenzione ONU. Inoltre occorrerebbe fare decisive azioni per la riforma 
dell'accompagnamento e l'aumento delle pensioni dei disabili: negli ultimi 
10 anni il loro potere d'acquisto si è ridotto almeno dell'80%. Come è possibile 
esercitare la "vita indipendente" con queste cifre così ignobili e 
ridicolizzanti??
Partita 
da Enil Europa, la Campagna per una legge sull'assistenza personale per 
tutte le persone disabili, si estende in Europa ed anche in Italia. Molte le 
associazioni che aderiscono e sono solidali a questa campagna con raccolta di 
firme. Consequor esprime solidarietà all'iniziativa, così come indicato sul 
manifesto: "per tutte le persone con disabilità". La proposta di legge 
depositata a Roma, n° 1978, in attesa di essere discussa, parla però di 
assistenza personale "per tutte le persone con disabilità grave, intese 
come non autosufficienti", in contrasto quindi con la stessa campagna promossa 
da Enil Europa e lo stesso art. 19 ove si parla di diritto per tutte le 
persone con disabilità. In sostanza siamo convinti che il diritto all'assistenza 
personale in forma indiretta debba essere una scelta per tutte le persone 
disabili, senza creare discriminazioni tra i cosiddetti "gravi e non".  Una 
ormai ingiusta ed obsoleta classificazione sorpassata dall'introduzione dell'ICF 
che non deve classificare le persone disabili secondo un assurdo punteggio a 
percentuale. Ogni persona è diversa nella sua personale autonomia residua ed in 
base alle sue scelte autodeterminate si propone e sceglie i suoi assistenti ed 
il suo stile di vita possibile. Riteniamo evitare questa discriminazione tra 
noi stessi, proponendo di emendare la proposta di legge in questione, 
lasciando poi il compito alle Regioni, di concordo con le associazioni locali, 
stabilire poi i giusti percorsi di finanziamento secondo le richieste stesse 
delle persone che scelgono l'assistenza personale autogestita e responsabile in 
forma indiretta. Ricordiamo anche che in Italia esistono già leggi che di fatto 
sanciscono il diritto all'assistenza personale indiretta, che danno facoltà alle 
Regioni di deliberare finanziamenti in tal direzione: la legge 162/98 con 
gli artt. L/bis ed L/ter, la legge n°18 del 3 marzo 2009 che attua la 
Convenzione ONU. Inoltre occorrerebbe fare decisive azioni per la riforma 
dell'accompagnamento e l'aumento delle pensioni dei disabili: negli ultimi 
10 anni il loro potere d'acquisto si è ridotto almeno dell'80%. Come è possibile 
esercitare la "vita indipendente" con queste cifre così ignobili e 
ridicolizzanti??
La
Campagna sul sito Enil Europa;
La
Pdl n° 1978;
la Convenzione 
ONU
 
21 novembre 2009
Al 1° Congresso del Sindacato SFIDA si parlerà anche di Vita Indipendente e 
Assistenza personale autogestita
 Nei giorni 5,6 e 7 dicembre si svolgerà a 
San Giovanni Rotondo (Fg) il 1° Congresso del Sindacato Famiglie Italiane 
Diverse Abilità, presso la sala congressi dell'Hotel Gran Paradiso. Il 
titolo scelto per il Convegno: "per un impegno a tempo indeterminato" dimostra 
la visione a 360° delle varie problematiche della disabilità: verranno 
organizzate delle commissioni su assistenza domiciliare, barriere 
architettoniche e vita indipendente, riabilitazione e ausili, scuola e lavoro, 
con lo scopo di verificare e attivare le politiche di intervento necessarie 
nella regione e a livello nazionale. Moltissime le personalità invitate al 
corposo programma. Si attende la presenza del Presidente della regione On. 
Nichi Vendola, il Presidente della Provincia di Foggia On. Antonio Pepe, 
il componente vi commissione finanze On. Angelo Cera,  gli On. 
Antonio Guidi, Luigi Giacco, Carmelo Porcu, i Senatori Giuseppe Caforio, 
Adriana Poli Bortone,  il Segretario nazionale SFIDA ing. Andrea 
Ricciardi, il Presidente nazionale FISH Pietro Barbieri ed il 
vicepresidente Salvatore Nocera, le Autorità locali ed i funzionari 
regionali, ecc. Per l'elenco completo si prega di consultare il programma nelol'opuscolo 
allegato a fine articolo. Grazie alla organizzazione della Segreteria di 
Cerignola: Tiziana De Nisi, Sara Campanaro e Simone Marinelli (socio 
Consequor) che hanno fortemente voluto inserire nel programma la tematica della 
Vita Indipendente, intesa come diritto alla propria assistenza personale in 
forma indiretta, saremo presenti anche noi, insieme a Domenico Costantino 
rappresentante dell'Associazione MO.VI.  movimento vita indipendente della 
regione Molise.
Nei giorni 5,6 e 7 dicembre si svolgerà a 
San Giovanni Rotondo (Fg) il 1° Congresso del Sindacato Famiglie Italiane 
Diverse Abilità, presso la sala congressi dell'Hotel Gran Paradiso. Il 
titolo scelto per il Convegno: "per un impegno a tempo indeterminato" dimostra 
la visione a 360° delle varie problematiche della disabilità: verranno 
organizzate delle commissioni su assistenza domiciliare, barriere 
architettoniche e vita indipendente, riabilitazione e ausili, scuola e lavoro, 
con lo scopo di verificare e attivare le politiche di intervento necessarie 
nella regione e a livello nazionale. Moltissime le personalità invitate al 
corposo programma. Si attende la presenza del Presidente della regione On. 
Nichi Vendola, il Presidente della Provincia di Foggia On. Antonio Pepe, 
il componente vi commissione finanze On. Angelo Cera,  gli On. 
Antonio Guidi, Luigi Giacco, Carmelo Porcu, i Senatori Giuseppe Caforio, 
Adriana Poli Bortone,  il Segretario nazionale SFIDA ing. Andrea 
Ricciardi, il Presidente nazionale FISH Pietro Barbieri ed il 
vicepresidente Salvatore Nocera, le Autorità locali ed i funzionari 
regionali, ecc. Per l'elenco completo si prega di consultare il programma nelol'opuscolo 
allegato a fine articolo. Grazie alla organizzazione della Segreteria di 
Cerignola: Tiziana De Nisi, Sara Campanaro e Simone Marinelli (socio 
Consequor) che hanno fortemente voluto inserire nel programma la tematica della 
Vita Indipendente, intesa come diritto alla propria assistenza personale in 
forma indiretta, saremo presenti anche noi, insieme a Domenico Costantino 
rappresentante dell'Associazione MO.VI.  movimento vita indipendente della 
regione Molise. 
Guarda il Programma (parte 1 
e parte 2)
 
18 novembre 2009
Arriva l'inverno con freddo e nebbia: eccovi un idea per riportarvi 
all'atmosfera estiva.
Alcuni appunti di viaggio e...tante fotografie
vai alla pagina
 
 
23 ottobre 2009
SANITA’: ERRANI (REGIONI) RAGGIUNTO UN 
ACCORDO IMPORTANTE
 
Da:regioni.it 
 
Roma, 23 ottobre ‘09 (comunicato 
stampa) Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, 
ha espresso soddisfazione per l’esito del confronto con il Governo. “L’impegno 
unitario e il senso di responsabilità delle Regioni hanno permesso di riportare 
in un clima di leale collaborazione il rapporto con l’esecutivo. Ora – ha 
dichiarato Errani -ci auguriamo che agli impegni presi seguano i fatti.
Rispetto alle ipotesi iniziali proposte dal 
Governo, l’intesa raggiunta oggi prevede un incremento del Fondo sanitario 
nazionale per il 2010 di 2,4 miliardi.
Quindi le risorse disponibili ammontano a 106,2 
miliardi per il 2010 pari a un incremento di 2,8 miliardi rispetto alla proposta 
iniziale del Governo.
Per il 2011 l’ulteriore incremento sarà di 2,4 
miliardi; per il 2012 l’aumento è di 3 miliardi.
E’ un risultato importante per i cittadini 
perché consente una maggiore sostenibilità del servizio sanitario nazionale.
L’esecutivo ha poi riconosciuto – ha proseguito 
Errani - il rifinanziamento del Fondo per la non autosufficienza per il
2010 di 400 milioni e la disponibilità a rivedere le risorse per il 
fondo sociale, con un leggero incremento già previsto per il 2010. Rispetto 
a quest’ultimo tema il Governo si è comunque impegnato a distinguere nell’ambito 
del fondo sociale le risorse per l’Inps da quelle destinate alle Regioni. In 
questo modo vi sarà una certezza di disponibilità finanziarie che consentirà una 
migliore programmazione regionale.
Sono stati poi riattivati i finanziamenti per 
gli investimenti in sanità, un incremento di risorse pari a 4,7 miliardi 
per il triennio 2010-2012 e un ampliamento delle disponibilità complessive 
dell’art.20 legge 67/88 (investimenti in sanità) aumentando le risorse da 23 a 
24 miliardi..
Si tratta – ha spiegato Vasco Errani - di un 
risultato positivo che consente al servizio sanitario di affrontare con maggiore 
tranquillità il triennio 2010-2012 che resta comunque difficile. Ci troviamo di 
fronte in ogni caso ad un trend di crescita annua del finanziamento inferiore 
rispetto a quello tendenziale e a quello reale dei costi registrato in questi 
anni.
Rispetto alle difficoltà finanziarie e di 
accesso ai servizi che si registrano in alcune zone del Paese, Governo e Regioni 
hanno assunto una responsabilità comune per sostenere l’unitarietà del servizio 
sanitario nazionale. Si tratta – ha aggiunto Errani - di un altro aspetto 
importante dell’accordo raggiunto che riguarda le modalità e le procedure di 
affiancamento delle Regioni con gravi problemi finanziari o di erogazione dei 
servizi attraverso una più efficace redazione, valutazione e attuazione dei ‘piani 
di rientro’ ”.
Abbiamo poi ribadito che la Costituzione 
assegna alle Regioni la competenza esclusiva in materia di turismo ed 
abbiamo chiesto che le scelte del Ministero debbano essere preventivamente 
concordate e condivise con le Regioni.
Infine – ha concluso Errani – per quanto 
concerne il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), le risorse per i 
Programmi attuativi regionali vengono confermate ed è garantita l’immediata 
impegnabilità per i programmi approvati”.
 
 
21 ottobre 2009
Appello dall'Abruzzo: mantenere le promesse sull'assistenza autogestita
Nicolino Di Domenica, rappresentante del Movimento 
Vita Indipendente di Lanciano, ricorda alle istituzioni le promesse fatte 
durante il convegno del 27 giugno scorso (eravamo presenti 
anche noi di Consequor), sull'apertura di un tavolo per applicare il diritto 
alla vita indipendente delle persone disabili, con l'assistenza personale 
autogestita ed invita tutti gli interessati a presentare il proprio progetto 
personalizzato. Non possiamo non unirci moralmente a sostegno di queste 
richieste: siamo fermamente convinti dell'importanza che siano proprio le 
persone disabili a dover essere i "protagonisti" di questa scelta, motivata e 
convinta con le loro domande personalizzate, per far breccia e dare il via ai 
primi finanziamenti.
leggi l'articolo
 
 
 19 
ottobre 2009
19 
ottobre 2009
Cagna la Castagna 2009
Anche quest'anno il Vespa Club di Como organizza la 
manifestazione con castagnata, la settima, a favore del Comitato Lombardo per 
la Vita Indipendente. Appuntamento per domenica 25 ottobre al chiosco 
"l'angolo degli artisti" in viale Spallino . Oltre al raduno classico delle 
Vespe si potranno ammirare le Citroen "2cv".
Click sull'immagine per aprire il pdf della 
locandina
 
 
 
19 ottobre 2009
A Milano si inaugura "Casa dolce casa 2"
Il 22 ottobre 2009 UILDM Milano e CCL, 
Consorzio Cooperative Lavoratori di Acli e CISL, vi invitano alla conferenza 
stampa del progetto "Casa dolce Casa 2" che avrà luogo alle ore 11.00 presso il 
complesso residenziale di via Melotti 2 a Milano (zona Rogoredo). L'appuntamento 
prevede l'inaugurazione della seconda casa domotica progettata per le esigenze 
di persone affette da distrofia muscolare. 
Leggi l' invito in pdf 
ed il comunicato stampa
 
17 ottobre 2009
Anche in Puglia la Vita Indipendente con pagamenti indiretti
I presupposti ci sono. Nel nuovo Piano Regionale 
dei servizi sociali si possono leggere i riferimenti all'assistenza personale 
autogestita ed autodeterminata..........vai 
alla pagina dedicata
 
17 ottobre 2009
La nuova Delibera con finanziamenti e progetti del Piemonte per l'anno 
2010
Ormai a regime la vita indipendente personalmente 
progettata e gestita nella nostra regione, grazie all'impegno della nostra 
Associazione, della FISH Piemonte e del gruppo DiVIset, e della volontà 
dell'Assessorato alle Politiche Sociali di proseguire su questo positivo 
percorso..........vai 
alla pagina dedicata
 
10 ottobre 2009
Dalla III Conferenza di Torino: altri punti di vista
Pubblichiamo le considerazioni sull'appuntamento di 
Torino di Nicolino Di Domenica rappresentante del Movimento vita 
indipendente dell'Abruzzo e di Camillo Gesulmini segretario UILDM di 
Pescara.
Leggi qui il commento di Nicolino Di Domenica
Leggi qui il commento di Camillo Gesulmini
 
 
5 ottobre 2009
La III Conferenza sulla disabilità: conclusione amara ed oscure 
prospettive future
E' pur vero che le conferenze servono per dire 
"parole" e questa di Torino ne è stata una prova certa. Sì perchè delle tante 
buone intenzioni declamate dal sottosegretario Eugenia Roccella ha fatto 
seguito un messaggio video del ministro Sacconi, elusivo e per nulla 
persuasivo, contestato dalla platea delle persone disabili, stanche delle belle 
parole e dei pochi fatti. Eppure dai 7 gruppi di lavoro erano maturati decisivi 
impulsi e necessità primarie: l'integrazione scolastico, le disabilità 
gravissime, i minori e tanta tanta volontà di avere una vita indipendente. 
Ancora: l'illuminante intervento della prof.ssa Maria Rita Saulle, 
giudice della Corte Costituzionale, grandissima esperta a livello mondiale sui 
diritti dei disabili, alla quale ci siamo affidati con una lettera 
di richieste per indicarci le possibili vie legislative e costituzionali per 
garantire l'esigibilità dei principi e dei diritti indicati dalla Convenzione 
ONU. L'ottima organizzazione dell'evento a cura del comune di Torino, contrasta 
palesemente con l'indirizzo celebrativo della conferenza che mira, e ci riesce, 
a soffocare le voci dei diretti interessati: noi popolo di disabili. Durante la 
giornata di venerdì i nostri interventi testimoniano quanto la vita 
indipendente autodeterminata ed autogestita sia la miglior risposta, in termini 
sociali ed economici, al citato "nuovo welfare del libro bianco del ministro 
Sacconi, che vede la persona disabile  al centro della società" e di 
quanto proprio il diritto di scelta del dove, come e con chi vivere sia 
"trasversale" a tutta la disabilità. Chiare indicazioni che giungono al "rapporteur" 
del 3° tavolo Paolo Anibaldi dai privati e dalle Associazioni dei 
disabili di ogni regione. Il sabato però non permette diritto di replica, la 
platea non può dibattere, nè controbattere, neanche suggerire indirizzi 
programmatici. Solo il governo fa davvero vita indipendente...La Roccella 
annuncia l'assenza del ministro e, tra i fischi, alza la voce per esortare la 
platea all'ascolto del messaggio che Sacconi ha deciso di inviare tramite 
tecnologia...Lui sì che usa gli ausili giusti: il videomessaggio ha, per 
definizione, solo andata  senza possibile ritorno, ed è di fatto 
tecnicamente stridente con lo scopo della conferenza: instaurare un dialogo. 
Insomma è un senso unico: così è se vi pare.  Che dire poi dell'annuncio 
della imminente costituzione dell'Osservatorio Nazionale sulla 
Condizione delle Persone con Disabilità: altro costoso organismo che 
dovrebbe garantire l'esigibilità dei diritti e del "nulla di noi senza di noi": 
il sottosegretario afferma che in quel gruppo i rappresentanti disabili saranno 
almeno il 33% del totale, ma questa non pare una garanzia sufficiente ma una 
"cosa già fatta"...A suggello di tutti questi interrogativi ed all'insegna 
dell'inesigibilità della Convenzione ONU, le risorse fagocitate dal governo sono 
testimoniate dall'esito della Conferenza del 1° ottobre a Roma tra le regioni 
e governo. Eccone un significativo estratto: “E' 
ormai insostenibile lo stallo istituzionale'' che si registra nei rapporti tra 
il Governo e le Regioni. Lo ha spiegato il Presidente della Conferenza 
delle Regioni, Vasco Errani, al termine della riunione del 1° ottobre
tenuta dopo l'incontro interlocutorio del 30 settembre con l'esecutivo a 
Palazzo Chigi. 
L'incontro tra Governo e Regioni dovrà esserci "necessariamente la prossima 
settimana'' ha spiegato Errani, sottolineando che ci sono alcuni punti 
fondamentali, come “il Fas, il patto della salute e il Fondo sanitario nazionale 
da affrontare. Si tratta di questioni fondamentali per i diritti dei cittadini 
da un lato, e per gli investimenti anticiclici dall'altro''. Le Regioni comunque 
''non condividono'' il  patto per la salute predisposto dal governo e per questo 
 ''stanno lavorando per riscriverlo”, ha detto Errani, e “la prossima settimana 
saremo pronti con la proposta per  l'incontro con il presidente del Consiglio”.
E ancora: La situazione si è aggravata a causa del 
"trend negativo di trasferimenti statali alle regioni in materia di politiche 
sociali: erano 2 miliardi di euro nel 2008, mentre nel 2010 saranno trasferiti 
alle regioni solo 695 milioni di euro. Due terzi di risorse in meno - 
osserva Valdegamberi (assessore regione Veneto) - tra cui mancheranno 
all'appello 400 milioni di euro del Fondo per la non autosufficienza, finanziati 
solo per quest'anno, e 100 milioni di euro per il potenziamento dei servizi 
educativi alla prima infanzia". Alla lettera, Valdegamberi ha allegato una 
tabella con alcuni dati relativi ai tagli subiti, negli ultimi due anni, dai 
fondi destinati alle regioni per l'attuazione delle politiche sociali: il 
Fondo nazionale per il servizio civile è passato dai 298 milioni del 2008 ai 171 
milioni del 2009; il Fondo per le politiche della famiglia da 273 milioni a 
186; il Fondo per le pari opportunità da 44 milioni a 33; il Fondo per le 
politiche giovanili da 138 a 81 milioni. 
"Questa Conferenza delle regioni è inutile. 
Riprenderò ad andarci quando il governo, in particolare il ministro Sacconi, 
sarà disponibile a incontrarci e a spiegarci perché ha così drasticamente 
tagliato i fondi destinati alle politiche sociali regionali". Così Gianni 
Salvadori, assessore alle Politiche sociali della regione Toscana, spiega le 
ragioni della sua mancata partecipazione alla conferenza delle Regioni che si è 
svolta ieri a Roma e che aveva all'ordine del giorno, tra gli altri temi, anche 
il riparto del Fondo nazionale politiche sociali per l'anno 2009. Una conferenza 
che è stata disertata anche da altri assessori regionali alle Politiche sociali, 
tra cui lo stesso coordinatore della Commissione politiche sociali della 
Conferenza, l'assessore del Veneto Stefano Valdegamberi, che per "giustificarsi" 
ha inviato una lettera ai ministri Sacconi e Tremonti. 
	
		
			
				Per denunciare la situazione da cui 
				origina la protesta, anche Salvadori ha scritto, nei giorni 
				scorsi, una lettera al ministro Sacconi. "Nell'arco di soli due 
				anni, il 2008 e il 2009, il Governo ha tagliato il Fondo 
				nazionale politiche sociali di quasi la metà, passando dai 953 
				milioni circa del 2007 ai 517 milioni circa di quest'anno, di 
				cui ad oggi è stato erogato solo il 50%. Il quadro si 
				presenta drammatico - commenta l'assessore - e manifesta il 
				palese disimpegno del governo nazionale verso i soggetti più 
				deboli. Proprio adesso (in questo momento di crisi economica), 
				anziché potenziare i servizi al cittadino, toglie risorse allo 
				strumento ordinario attraverso cui i Comuni attuano le politiche 
				di servizi e protezione sociale". Salvatori si rammarica poi di 
				come queste decisioni siano prese dal governo senza consultare 
				in alcun modo le Regioni. 
				Tra gli assenti alla Conferenza 
				delle regioni di ieri, anche l'assessore alle Politiche sociali 
				delle Marche, Marco Amagliani: "Il governo Berlusconi continua a 
				tagliare pesantemente il Fondo unico per le politiche sociali. 
				Una situazione più volte denunciata dalle Regioni, comprese 
				quelle di centro destra. 
 
		 
	 
 
Che dire...se il governo non ascolta le regioni, perchè dovrebbe ascoltare i 
disabili??
Per approfondire le cifre, alleghiamo di seguito 
quanto scrive l'avv. Carlo Giacobini direttore responsabile di
handylex.org, da un articolo pubblicato su
superando.it.
Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali
Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (FNPS), istituito 
inizialmente dalla Legge
449/97 e ridefinito dall’articolo 20 della Legge
328/00, dovrebbe essere la fonte nazionale di finanziamento specifico degli
interventi di assistenza alle persone e alle famiglie, così 
come previsto dalla Legge Quadro di riforma dell’assistenza (la Legge 328/00, 
appunto). Il Fondo, nelle intenzioni, va a finanziare un sistema articolato di 
Piani Sociali Regionali e Piani Sociali di Zona che descrivono, per ciascun 
territorio, una rete integrata di servizi alla persona rivolti all’inclusione 
dei soggetti in difficoltà o comunque all’innalzamento del livello di qualità 
della vita. Questo significa che gran parte del Fondo dovrebbe essere 
destinato alle Regioni che a loro volta lo direzionano agli Enti Locali 
o agli stessi Comuni per attività reali di sostegno alle persone. Fra il 2000 e 
il 2006 gli stanziamenti sono rimasti sostanzialmente stabilizzati attorno ai
1.600 milioni di euro.
In realtà, una buona metà del fondo se ne va all'INPS «per il 
finanziamento degli interventi costituenti diritti soggettivi» e cioè per 
permessi lavorativi (articolo 33 della Legge
104/92), per assegni di maternità, assegni al nucleo familiare, indennità a 
favore dei lavoratori affetti da talassemia major ecc. Solo la 
metà viene trasferita alle Regioni e ai Comuni per interventi diretti 
in ambito sociale (non solo destinati alle persone con disabilità).
Nel 2008 lo stanziamento scende, per la prima volta, sotto i 1.500 
milioni di euro (fonte: Ministero del Lavoro, della Salute e delle 
Politiche Sociali). Ma la vera sorpresa è per il 2009, 2010 e 2011: il Fondo ha
una decisa retrazione (fonte: Legge
203/08, Gazzetta Ufficiale, Supplemento ordinario 285/L, pagina 54). Nel 
2009 sono stanziati 1.355 milioni, che diventano 1.070 per il 2010 e solo 960 
nel 2011. Nel 2010 ci saranno quindi, rispetto al 2007, circa 700 
milioni di meno. Tenuto conto che circa 750 milioni andranno all’INPS 
per le spese di cui abbiamo parlato, è evidente quanto rimane per le politiche 
attive previste dal Fondo e destinate agli Enti Locali e alle Regioni. Questi 
sono dati certi che trovano testimonianza in documenti ufficiali. Ma non è 
finita!
Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali è una di quelle voci di spesa 
contemplate nel Bilancio dello Stato la cui quantificazione è demandata 
annualmente alla Legge Finanziaria. Si tratta di voci riassunte nella 
Tabella C delle disposizioni per la formazione annuale e pluriennale dello 
Stato. Recentemente il ministro Tremonti ha più volte affermato che alcune 
discusse operazioni di "drenaggio fiscale" ("scudo fiscale" e 
tassazione dei depositi aurei delle aziende) forniranno risorse in più per le 
famiglie e per le imprese. In realtà non è così, o almeno non è 
questo che le norme approvate dal Parlamento prevedono. L’articolo 14 della 
Legge
102/09 consente infatti al Ministero dell’Economia di ridurre alcuni 
stanziamenti della Tabella C (fra cui quelli relativi al 
Fondo), nel caso lo Stato non riesca ad ottenere il gettito previsto dalla 
tassazione sulle plusvalenze su oro non industriale di società ed enti. Quindi 
la realtà è che se il "drenaggio fiscale" non dovesse funzionare come auspicato, 
le risorse per il sostegno alle imprese e soprattutto alle famiglie 
diminuiranno ulteriormente. Il che è significativamente diverso da 
quanto affermato dal ministro dell'Economia.
Il Fondo per le Non Autosufficienze
Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, come già detto, non si 
occupa solamente delle persone con disabilità. In alcuni casi, infatti, le 
risorse sono state considerate senza vincolo di destinazione (ad esempio si è 
usato il Fondo per fronteggiare l’emergenza - o almeno così era stata 
considerata - della cosiddetta "mucca pazza"). Nel 2006, quindi, si pensa di 
fronteggiare l’emergenza - stavolta vera e concreta - delle 
persone non autosufficienti, vale a dire quella dei cittadini disabili con 
maggiore, e spesso drammatico, carico assistenziale. Si istituisce perciò
uno specifico Fondo per le Non Autosufficienze (articolo 1, 
comma 1264, della Legge
296/06), subito contestato per l’incongruità della copertura finanziaria 
rispetto alle esigenze che dovrebbe affrontare.
Al Fondo viene assegnata la somma di 100 milioni di euro per l’anno 2007 e di 
200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009. L’articolo 2, comma 465 
della Legge
244/07 ha incrementato il Fondo di 100 milioni di euro per l’anno 2008 e di 
200 milioni per l’anno 2009. Pertanto: 100 milioni per il
2007, 300 milioni per il 2008,
400 milioni per il 2009.
Altra amara sorpresa: per il 2010 e gli anni a venire la voce Fondo per le 
Non Autosufficienze non compare più nei bilanci di previsione. Non se ne 
trova traccia nella Finanziaria del 2010 appena approvata. In sostanza, 
il Fondo per le Non Autosufficienze non esiste più.
Quando dunque si tratta di ratificare la Convenzione, l’attenzione è massima e 
lo è pure se si devono costituire tavoli e osservatori. Essa difetta però,
se quei diritti bisogna pure sostenerli concretamente con la carta 
filigranata.
Scuse infondate
Di fronte a questa innegabile e ingiustificabile retrazione della 
spesa, le "scuse" rimangono accettabili fintanto che qualcuno 
non ne fa notare l’insostenibilità.
- Il Fondo per le Non Autosufficienze era stato previsto dalla legge solo 
per tre anni: falso! La norma istitutiva non indica 
nessuna sperimentalità del Fondo e nessun limite temporale. Come di prassi per 
qualsiasi altro Fondo, provvede allo stanziamento nei primi tre anni, rimandando 
alla volontà politica successiva gli ulteriori stanziamenti. No: la 
cessazione di questo Fondo è una scelta politica, non dettata da 
vincoli normativi, su cui, per altro, il Parlamento ha potere di modifica.
- Il Governo ha previsto altre forme di sostegno alla non autosufficienza:
fuorviante! In realtà esiste un Fondo strategico per il Paese a 
sostegno dell’economia reale, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei 
Ministri con il Decreto Legge n. 185 del 29 novembre 2008 (articolo 18, comma 1, 
lettera b-bis), convertito, con modificazioni, dalla Legge
2/09. L’articolo 22-ter della Legge
102/99 prevede poi che quel Fondo sia incrementato di 120 milioni di euro 
nell’anno 2010 e di 242 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2011, per 
interventi dedicati a politiche sociali e familiari, con particolare attenzione 
alla non autosufficienza. Quali siano però i criteri e le modalità, quanto vada 
alla non autosufficienza e quanto al resto, lo stabilirà non il Ministero del 
Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, ma la Presidenza del 
Consiglio dei Ministri.
E in ogni caso c’è una bella differenza tra i già insufficienti 
400 milioni destinati alla non autosufficienza e una "parte incognita" di 120 
milioni accantonati in un Fondo che nulla ha a che vedere con i 
problemi reali e drammatici delle famiglie in cui è presente una persona con 
disabilità grave.
- 
Non bisogna guardare a questi tagli, che hanno un'importanza relativa, ma al 
modo in cui viene gestito il Fondo Sanitario Nazionale, laddove occorre 
razionalizzare e recuperare in efficienza, con eccellenze qualificate negli 
ospedali per il trattamento delle fasi acute e presa in carico della persona a 
livello territoriali con servizi decentrati: discutibile. 
Molto. Si torna alla sanitarizzazione di un bisogno che non ha 
prevalenza sanitaria, con i rischi che le varie necessità della persona non 
vengano affatto affrontate nel loro contesto, ma in realtà ospedalizzate. 
Ancora una volta si "crede" a un Servizio Sanitario Nazionale, 
ma non a un Servizio Sociale Nazionale.
Ed è vieppiù un'affermazione ben dura da sostenere nel momento attuale: 
i commissariamenti e i piani di rientro delle Regioni tagliano orizzontalmente e 
senza alcuna valutazione di merito l’assistenza socio-sanitaria alle persone con 
disabilità, specie a quelle più gravi (dal 10 al 30%).
Le risorse
Alla fine la risposta più sconsolata è: «mancano le risorse». 
Viene cioè evocata quella stessa crisi di cui non si può più parlare, pena 
essere tacciati di "disfattismo" o di "anti-italianità".
In un momento difficile per il Paese, ad essere in maggiore difficoltà sono
le famiglie che sono sempre più impoverite (fonte: La 
povertà in Italia nel 2008, Istat, 2009), anche dalle spese assistenziali 
di cui devono farsi carico. Non ci si indebita solo per comprarsi la TV al 
plasma o per andare in vacanza in Paesi esotici o per impossessarsi dell’ultimo 
modello di auto (pur eco-rottamo-incentivata). Sono molte, moltissime, le 
famiglie che si indebitano o rinunciano a tutto, per pagare l'assistenza 
ai propri familiari, per compartecipare alla spesa, per pagare e 
regolarizzare le badanti e tanto altro.
La vecchia scusa delle risorse è dunque insostenibile, soprattutto da parte di 
chi evoca le salvifiche proprietà della "finanza creativa". Ma come? L’INPS ha 
testé dichiarato che grazie al contrasto dei "falsi invalidi" si recupereranno, 
a regime, 100 milioni di euro all'anno. Vogliamo 
restituirli, per contrappasso, ai veri invalidi?
Oppure l’azione, condivisibile nei fini, promossa dal ministro Brunetta 
contro le elusioni in materia di permessi lavorativi, produrrà un risparmio per 
l’Erario. Vogliamo restituirlo a chi ne ha davvero bisogno?
E che dire dell’otto per mille? Se il Governo 
decidesse di destinare la propria parte alla non autosufficienza (pubblicizzando 
questa decisione), troverebbe molte più firme di contribuenti nel quadratino 
riservato allo Stato. Ne saremmo tutti, a parte la Chiesa Cattolica, ben lieti.
Ma al di là di queste soluzioni tampone, un’emergenza come quella del carico 
assistenziale (al 90% sulle famiglie) della non autosufficienza merita di essere 
trattata come tale ed essere concretamente affrontata. Con le chiacchiere non si 
arriva da nessuna parte, ma con il silenzio ci si ferma ancora prima.
 
 
28 settembre 2009
La Vita Indipendente: idee e 
proposte della nostra Associazione
Cari amici tutti, 
con la presente desideriamo porre all’attenzione alcune considerazioni, anche in 
riferimento all’articolo con le proposte dell’amico Dino Barlaam, al quale 
rinnoviamo la nostra stima ed il nostro apprezzamento per il nuovo, ulteriore 
tentativo di ricercare un percorso unitario nazionale allo scopo di affrontare 
insieme la complessità delle difficoltà che sono legate al Progetto Sociale di 
“Vita Indipendente” autogestita e autodeterminata..
L’occasione di cui all’oggetto è utile per un 
approfondimento del tema, ma i tempi, per un confronto serio che porti alla 
stesura di un documento unitario, sono ormai troppo stretti. Perciò come 
Associazione Consequor, all’unanimità, abbiamo scelto di partecipare all’evento 
di Torino in autonomia e raccontare le nostre esperienze individuali di vita 
indipendente per testimoniare la positività della scelta in favore di un 
intervento economico sociale diretto autodeterminato e autogestito. Inoltre è 
nostra convinzione che la Regione Piemonte sia l’Istituzione Locale, sul 
territorio nazionale, che meglio abbia recepito la filosofia e la possibilità 
reale di concretizzare una vita indipendente e autonoma a tutti coloro che 
intendano valorizzare le proprie residue abilità. 
La Regione Piemonte, con Delibera dedicata e un finanziamento mirato, già dal 
2002 a tutt’oggi consente e garantisce, nella loro specificità normativa ed 
economica, l’attuazione di 178 Progetti di Vita Indipendente autodeterminati e 
autogestiti, ciascuno dei quali garantisce il lavoro almeno ad un numero uguale 
di assistenti personali, per i quali vengono versati i contributi previdenziali 
relativi alla busta paga, mentre i lavoratori, a loro volta,versano le imposte 
relative al loro reddito. Si può affermare, quindi, che un progetto 
personalizzato di vita indipendente sia in grado di creare posti lavoro, di 
offrire soddisfazione, alle necessità primarie e non, della persona disabile che 
lo occupa e non ultima dà alla società una restituzione positiva non soltanto in 
termini economici. Tutti i Progetti sono gestiti dai soggetti richiedenti sotto 
la propria responsabilità, con il controllo e la supervisione degli Enti Gestori 
territoriali, i quali valutano la validità del Progetto ed erogano la parte 
economica dello stesso, in base a propri regolamenti essi richiedono e ricevono 
la rendicontazione della spesa alla quale viene allegata una relazione annuale 
sui risultati raggiunti e le difficoltà riscontrate nella conduzione del 
Progetto. La domanda di un progetto di vita indipendente viene presentata 
all’Ente Gestore di competenza, essa deve contenere: l’indicazione delle proprie 
condizioni fisiche e delle proprie necessità, sulla base delle quali viene 
richiesta la parte economica corrispondente ad un progetto individuale per 
condurre una vita possibile e sostenibile, un progetto che sarà possibile 
realizzare con il supporto di uno o più assistenti personali liberamente scelti 
dal richiedente. Gli assistenti personali non devono avere requisiti o 
competenze specifiche, ma saranno formati direttamente dall’interessato 
all’aiuto secondo le proprie specifiche necessità.
Il Progetto di Vita Indipendente, affinché sia approvato, inoltre, deve 
contenere i requisiti indicati dai criteri previsti dalla Delibera Regionale e 
rispettare le Linee Guida allegate alla stessa Delibera. 
Tutto ciò è frutto di un lavoro serio e concreto svolto, nell’arco di questi 
anni, con la Regione Piemonte, Enti Gestori, l’Associazione Consequor, FISH 
Piemonte e amici interessati, siamo certi, comunque, che tutto ciò debba essere 
aggiornato e adeguato alle continue nuove esigenze e alle situazioni diverse che 
si presentano periodicamente, così come riteniamo indispensabile una 
semplificazione amministrativa che eviti quella pratica a voler “burocratizzare” 
qualunque situazione, anche la più semplice. Occorre facilitare e diffondere la 
“buona prassi” insita in un Progetto personalizzato di Vita Indipendente che va 
in soccorso ai problemi di disabilità personali sempre differenti. Per questo è 
stato attivato, presso l’assessorato alle politiche sociali della Regione 
Piemonte, un tavolo di lavoro al quale partecipano funzionari preposti, Enti 
Gestori, le associazioni Consequor e FISH Piemonte e anche amici interessati 
alla vita indipendente. 
La Regione Piemonte, con rinnovata ed esclusiva Delibera, ha stanziato, a 
tutt’oggi, un importo pari a 2.800.000,00 Euro a favore di 178 Progetti di Vita 
Indipendente già in essere, inoltre, prevede la possibilità, per gli Enti 
Gestori, di poter richiedere ulteriori finanziamenti, a fronte di nuovi Progetti 
autodeterminati, da essi già anticipati. La Delibera Regionale 2009 conferma i 
criteri di accesso al finanziamento per la Vita Indipendente, nonché le linee 
guida che indirizzano gli Enti Gestori nelle valutazioni dei singoli 
Progetti,affinché autodeterminazione e motivazioni personali siano gli elementi 
primari e necessari verso una giusta integrazione e un doveroso inserimento 
nella società, che la persona disabile può chiedere e deve poter ottenere.
Sopra tutto, siamo convinti che la “Vita Indipendente” e l’”Assistenza” 
rappresentino la medaglia alla civiltà di uno Stato Sociale, siamo convinti, 
altresì, che le due facce diverse della stessa rappresentino il “Diritto” e il 
“Dovere” a cui tutti i cittadini devono rispondere con un “dare-avere” in un 
susseguirsi di azioni in libera concorrenza fra assistenza ricevuta e 
partecipazione personale da restituire. La “Vita Indipendente” non è “utopia”, 
perché l’utopia non è più tale se, anche soltanto, piccoli progetti diventano 
realtà, che vanno a soddisfare piccole o grandi esigenze quotidiane, possono, 
quindi, concorrere a trasformare una “filosofia” di vita in vita “vissuta”. 
L’Associazione Consequor e noi del Consiglio Direttivo riteniamo che la realtà 
del Piemonte, in materia di vita indipendente, sia da tenere in alta 
considerazione, per affrontare un dibattito corretto e, intellettualmente 
onesto, fra tutti gli amici, sparsi sul territorio nazionale, che ritengano la 
scelta della “Vita Indipendente” autogestita, un valore aggiunto 
all’autodeterminazione nelle scelte della propria vita. Qualunque situazione e 
realtà amministrativa in materia, oggi esistente, è sicuramente migliorabile nel 
rispetto, comunque, delle situazioni sociali del Territorio-Italia, crediamo
Riteniamo, altresì, indispensabile 
definire e riconoscere quale linea di confine debba essere eretta, ovvero quale 
collaborazione, debba intervenire perché, “Assistenza”, Vita Indipendente” e 
Sanità”, siano accessibili e utili al “disabile” che vuole essere “abile” per 
ciò che egli “È” e non per quello che “NON È” secondo valutazioni attribuite da 
misteriosi punteggi a percentuali. Debbono essere ricercati, sul territorio e 
poi inseriti in ambito nazionale, strumenti legislativi e giuridici più 
confacenti, idonei, perché le responsabilità pubbliche e quelle delle singole 
persone si incontrino in modo da favorire reciproci benefici e interessi che 
siano utili a un corretto “Stato Sociale” integrato. A nostro modo di vedere 
questo è raggiungibile soltanto in presenza di un cambiamento culturale rivolto 
a un comportamento sociale nuovo, in cui tutti gli attori che recitano intorno e 
dentro la disabilità trovino un punto d’incontro tra voglia di vivere e voglia 
di fare dentro una Società viva, intelligente nuova e priva di ipocrisia. 
inoltre, che là dove tutto ciò è assente o addirittura ignorato, sia un dovere 
per tutti intervenire per informare, illustrare e appoggiare un dibattito locale 
affinché questa possibilità di scelta di un supporto socio-economico sia 
un’opportunità per quanti lo richiedano. Siamo convinti, pertanto, che il 
patrimonio di conoscenze culturali e amministrative, in materia di vita 
indipendente, acquisito a oggi nelle regioni italiane, sia da sostenere con 
forza per la ricerca di una soluzione unificata, affinché la scelta di una vita 
indipendente autogestita diventi un “diritto-dovere” per la singola persona, 
esigibile sul Territorio Nazionale. Perciò, noi crediamo che la “Persona” debba 
essere il centro di ogni attenzione, di ogni discussione, di ogni incontro, e su 
questo riteniamo sia urgente formulare un Programma e un coordinamento di idee 
seguito da fatti, con i quali diffondere e rivendicare la “Vita 
Indipendente” in Italia, che si agganci alla realtà, anche, europea. Un 
programma e un lavoro congiunto, democraticamente espresso, che possa essere 
raccolto da persone volenterose in modo da giungere, in tempi ragionevolmente 
brevi, ad un incontro di tanti soggetti individuali e gruppi che parlino 
esclusivamente di vita indipendente “autodeterminata e autogestita”, perché, 
insieme, trasformino idee, realtà vissute e presenti, in una proposta Ê 
indispensabile un Progetto di Vita che dia la scelta per un’esistenza “indipendente 
e autonoma” anche alle persone disabili, che aiuti a superare timori e 
difficoltà gestionali nascoste fra le righe del progetto stesso, timori che 
derivano da insicurezza, da solitudine, dalla mancanza di comunicazione e di 
informazione, occorre, inoltre, superare la barriera delle complicazioni 
burocratiche delle valutazioni percentuali, delle verifiche continue e 
umilianti, occorre andare oltre gli interventi domiciliari spesso insufficienti, 
a volte inutili o dannosi, tutto condito da qualche spreco di risorse umane ed 
economiche. 
Ciò comporta una spesa sociale sicuramente superiore a quella che può essere 
indirizzata a finanziare la scelta di un aiuto economico volto all’autonomia 
della persona disabile. 
unica di indirizzo rivolta a tutte le Regioni, 
affinché deliberino, sul proprio territorio, il finanziamento di progetti di 
vita indipendente che siano alternativi ad altri interventi socio-assistenziali.
Pensiamo, inoltre, che le Regioni debbano farsi carico di una richiesta 
specifica da rivolgere al Governo e al Parlamento perché una legge nazionale 
indichi uno stanziamento esclusivo da ripartire fra le diverse realtà locali, 
diretto a finanziare tutti i progetti di vita indipendente. Tutto ciò può essere 
organizzato all’interno di un coordinamento basato su una “struttura leggera” , 
non associativa, non gerarchica che lavori e si esprima in modo autonomo, libero 
da ideologie metodi e concezioni di assistenzialismo superati, occorre creare 
una struttura svincolata dalla politica di partito, perché il lavoro e 
l’integrazione sociale della persona disabile non siano barattati con un 
“assegno sociale”. 
Occorre un “coordinamento” all’interno del quale operino persone sempre diverse, 
convinte di lavorare per comunicare, sostenere e diffondere il principio e la 
concretezza della vita indipendente, insomma, “Il Coordinamento”, non può e non 
deve essere un’associazione in più, di cui francamente non se ne sente proprio 
alcun bisogno. Noi proponiamo, perciò, un gruppo di coordinamento che potrebbe 
lavorare sotto la voce di “federazione per la vita indipendente” costituita da 
persone già aderenti a gruppi costituiti o associazioni, già operative sul 
progetto, oppure si potrebbero unire le stesse realtà con la sottoscrizione di 
una sorta di “Scrittura Privata”, all’interno della quale formulare un 
regolamento di impegni operativi, che rendano esecutive le decisioni e le 
volontà di ogni Gruppo o Associazione, naturalmente occorrerà trovare la 
soluzione per ottenere “anche” una economia propria che renda il nuovo gruppo 
autonomo nelle scelte e nella realizzazione operativa. alle quali gli Enti 
Gestori possono attenersi per una corretta amministrazione pubblica dei Progetti 
stessi. Come associazione Consequor, da subito, ci rendiamo disponibili a 
raccogliere e diffondere quante idee e soluzioni siano già disponibili come 
esecutive o come proposte in corso di discussione nelle varie realtà Locali. Noi 
proponiamo di partire da un attento esame e da una elaborazione critica ai 
contenuti presenti nella Delibera della Regione Piemonte in cui sono evidenziati 
quattro elementi certi: 
a) 
riconoscimento della volontà nella scelta di autodeterminazione nell’assistenza;
b) 
riconoscimento e approvazione di progetti diversi per necessità e finanziamento;
c) 
stanziamento di un finanziamento mirato e specifico; 
d) 
precisazione di criteri di accesso al finanziamento di un progetto di Vita 
Indipendente e indicazione di linee guida.
Crediamo che non si debba parlare di “Movimento per la Vita Indipendente perché 
un “movimento”, a noi sembra, rappresenti un pensiero per un’occasione legata a 
un problema limitato nel tempo in un contesto sociale particolare di storia e di 
costume. La disabilità non è una moda o un costume sociale, non è un’influenza 
di stagione, la disabilità è una condizione fisica e sociale in cui una persona 
vive tutta la sua esistenza in una posizione di debolezza rispetto ai suoi 
simili e a volte anche rispetto a se stesso. 
Un’ampia e approfondita discussione su tutto ciò potrebbe essere l’avvio per un 
programma di coordinamento della nuova “realtà nazionale” che noi crediamo si 
possa formare sulla base di intenti comuni. 
La nostra idea di programma per un coordinamento nazionale sulla vita 
indipendente si fonda sulla scelta di poche ma solide certezze: 
- 
affermare inequivocabilmente il significato di vita indipendente autogestita e 
autodeterminata; 
- 
definire, quindi, con quali criteri e modalità, una persona disabile, la persona 
disabile può accedere a questa scelta di aiuto autogestito alternativa ad altri 
interventi socio-assistenziali; 
- 
quali interventi sulla persona deve esercitare e quali servizi può includere il 
progetto personale autogestito; 
- 
quali interventi e mezzi divulgativi mettere in atto sul territorio nazionale;
- 
quale forma di sostegno economico deve potersi dare il coordinamento per attuare 
le proprie attività; 
- 
riconoscere le delibere delle regioni: Piemonte, Friuli nell’esperienza e 
nell’esempio di possibili normative pilota, che sicuramente dovranno essere 
integrate da altre esperienze amministrative in uno spirito di collaborazione e 
di solidarietà con altre realtà più recenti o più deboli; 
- 
il coordinamento nazionale possibile per la vita indipendente dovrà occuparsi in 
esclusiva di questa tematica e di tutte le problematiche ad essa collegate.
Fra pochi giorni, a Torino, si apriranno i lavori della III Conferenza Nazionale 
sulle problematiche nella disabilità, ci auguriamo che non sia la solita 
passerella di buone intenzioni e di promesse vuote di contenuti, auspichiamo, 
invece, che almeno le persone direttamente interessate siano propositive e 
disponibili a un dialogo aperto e costruttivo anche con coloro che hanno 
opinioni diverse, che siano, cioè, vagliate e considerate tutte le esperienze e 
le possibili soluzioni alternative. Spesso si sente parlare di stanziamenti e di 
fondi per la non autosufficienza, noi crediamo che tutto ciò riguardi il tema 
dell’assistenza in generale, noi pensiamo che trattando di un intervento sociale 
alternativo, dobbiamo concentrare i nostri sforzi affinché sia possibile 
attivare un intervento economico non blindato ed esclusivo, perché tutte le 
richieste di Progetti di vita indipendente personalizzata e autogestita, possano 
trovare una risposta positiva nelle loro differenti unicità anche economiche. Ci 
auguriamo che la Conferenza di Torino, con l’indicazione di qualche soluzione 
concreta, ci conduca, in modo positivo, alla IV Conferenza laddove potremo 
parlare di qualche risultato raggiunto e concretizzato. 
L’occasione è gradita per porgere a tutti un grande saluto, con l’augurio di un 
lavoro proficuo e un arrivederci a Torino. 
 
Gli amici del Consiglio Direttivo Associazione CONSEQUOR 
   
 
 
	
		
			
				
					
						
							
								
									
									
									Quanto e come si parlerà di Vita 
									Indipendente a Torino? 
								 
								(di Dino Barlaam*) 
							 
							
								
									
										Tre proposte di lavoro, per iniziare 
										concretamente a ragionare su cosa fare 
										per avviare un discorso nazionale sulla 
										Vita Indipendente delle persone con 
										disabilità: dare alle prestazioni 
										sociali la dignità di livelli 
										essenziali, condurre una campagna di 
										sensibilizzazione nazionale sulla 
										consapevolezza delle persone con 
										disabilità, sostenere l'avvio e la 
										discussione della Proposta di Legge 
										giacente alla Camera sull'assistenza 
										personale per la Vita Indipendente. Ma 
										ci sarà il tempo per parlarne e per 
										trarre conclusioni utili, durante la 
										Terza Conferenza Nazionale sulle 
										Politiche della Disabilità di Torino?
									
										
										
										
										Ogni  incontro è un occasione di 
										confronto e di crescita, anche per le 
										associazioni delle persone disabili e 
										soprattutto quando a organizzarlo è il 
										Ministero delle Politiche Sociali, le 
										aspettative e le illusioni crescono e si 
										rincorrono. In questa fase di attesa 
										dell’avvio della Terza 
										Conferenza Nazionale sulle Politiche 
										della Disabilità (Torino, 
										2-3 ottobre), illusioni e 
										delusioni si sono rincorse per lungo 
										tempo, fino a trovare un punto d'arrivo 
										nel programma che -a pochi giorni 
										dall’avvio dei lavori - sembra essere 
										definitivo.
										Certo è che le voci di assenza e la 
										rincorsa alla presenza del ministro
										Sacconi non hanno 
										giovato a creare un clima di operosità 
										intorno ai contenuti e alle aspettative 
										che, da più parti, sembrano essere 
										relegate all’obiettivo di aver mantenuto 
										la promessa di realizzare l’iniziativa. 
										Infatti, l’unica figura politica che 
										troviamo nel programma è l'onorevole
										Roccella,
										sottosegretario alle Politiche 
										Sociali con Delega per la Disabilità, a 
										conferma di un'idea minimalista 
										e "domestica" della Conferenza, 
										nella quale non troviamo rappresentanti 
										provenienti da altre nazioni, ancorché 
										l’approvazione della 
										
										Convenzione ONU sui Diritti 
										delle Persone con Disabilità abbia fatto 
										assurgere a un rango di livello mondiale
										la considerazione della persona 
										disabile.
										A ciò aggiungiamo anche la 
										riduzione da tre a due giorni 
										della durata dei lavori - anzi a una 
										giornata e mezza - per comprendere 
										quanto sarà faticoso riuscire ad 
										esprimere delle posizioni. Infatti i 
										gruppi di lavoro che avrebbero dovuto 
										confrontarsi per una giornata 
										adesso ne avranno mezza, ovvero 
										qualche ora per raccogliere e 
										sintetizzare le priorità, con una 
										prevedibile e affannosa rincorsa 
										informale ai contatti affinché si possa 
										vedere inserita qualche riga 
										sull’argomento di proprio interesse.
										
										...e la Vita Indipendente avrà 
										spazio nella kermesse?
										Per il momento si può dire che 
										la Vita Indipendente è stata inserita 
										come termine, all’interno del gruppo di 
										lavoro n. 3 (La 
										de-istituzionalizzazione: sostegno alla 
										famiglia, domiciliarità, vita 
										indipendente). Anche questo 
										argomento, però, rischia di avere
										una visibilità minimalista,
										relegata a funzione di 
										promozione dell’assistenza personale 
										autogestita, con buona pace dei 
										princìpi di acquisizione e accrescimento 
										della consapevolezza, 
										indispensabili per esercitare 
										l’autodeterminazione e il diritto di 
										scelta. Scegliere insomma come vivere la 
										propria vita, o almeno provare a viverla 
										in situazioni di non segregazione. Oggi, 
										infatti, gran parte della spesa sociale 
										e sociosanitaria è orientata 
										verso le strutture residenziali e 
										semiresidenziali, con 
										"l’integrazione sociale" usata come spot 
										di propaganda, che non trova sostanziale 
										soluzione in interventi volti a favorire 
										la realizzazione della persona disabile.
										
										Credo che la ratifica da parte del 
										Parlamento Italiano della Convenzione 
										ONU [avvenuta tramite la
										
										Legge 
										
										18/09, N.d.R.] 
										non possa restare un semplice atto 
										dovuto, ma debba essere tradotta 
										in azioni, comportamenti politici e 
										norme concrete in favore delle 
										persone disabili. Ed è proprio partendo 
										da alcune parti della stessa 
										Convenzione, che intendo offrire spunti 
										di riflessione e ipotesi di lavoro.
										
										Già il Preambolo 
										del Trattato afferma alcuni 
										princìpi di grande interesse per il 
										Movimento per la Vita 
										Indipendente:       
										- «che la disabilità è 
										un concetto in evoluzione e [...] 
										il risultato dell’interazione tra 
										persone con menomazioni e barriere 
										comportamentali ed ambientali, che 
										impediscono la loro piena ed effettiva 
										partecipazione alla società su base di 
										uguaglianza con gli altri»;
										- «l'importanza dei 
										principi e delle linee guida contenute 
										nel Programma mondiale di azione 
										riguardante le persone con disabilità e 
										nelle Regole standard sulle pari 
										opportunità delle persone con disabilità 
										e la loro influenza sulla promozione, 
										formulazione e valutazione delle 
										politiche, dei piani, dei programmi e 
										delle azioni a livello nazionale, 
										regionale ed internazionale al fine di 
										perseguire pari opportunità per le 
										persone con disabilità»;
										- «che la discriminazione 
										contro qualsiasi persona sulla base 
										della disabilità costituisce una 
										violazione della dignità e del valore 
										connaturati alla persona umana»;
										- «l'importanza per le 
										persone con disabilità della loro 
										autonomia ed indipendenza individuale, 
										compresa la libertà di compiere le 
										proprie scelte»;
										- «che le persone con disabilità
										dovrebbero avere l’opportunità 
										di essere coinvolte attivamente nei 
										processi decisionali relativi alle 
										politiche e ai programmi, inclusi quelli 
										che li riguardano direttamente».
										
										
										
										Quelle riportate sono tutte 
										indicazioni che trovano traduzione in 
										alcuni articoli ai quali è necessario 
										riferirsi per alcune proposte 
										concrete. Ad esempio l'articolo 
										3 (Principi generali), 
										nel quale si può trovare «il rispetto 
										per la dignità intrinseca, l’autonomia 
										individuale, compresa la libertà di 
										compiere le proprie scelte, e 
										l’indipendenza delle persone» oppure l'articolo 
										4 (Obblighi) - se 
										vogliamo riferirci al fatto che 
										l'istituzionalizzazione è una forma di 
										discriminazione che nega di fatto 
										diritti elementari - ove si parla di 
										«adottare tutte le misure, incluse 
										quelle legislative, idonee a modificare 
										o ad abrogare qualsiasi legge, 
										regolamento, consuetudine e pratica 
										vigente che costituisca una 
										discriminazione nei confronti di persone 
										con disabilità».
										Proposta 1: in 
										attuazione del citato articolo 4 della 
										Convenzione, sarebbe necessario 
										riconoscere, anche per mezzo di una 
										legge delega, il livello essenziale di 
										prestazioni sociali a quelle domiciliari, 
										con particolare indicazione 
										anche dell'assistenza personale 
										autogestita. Questo sarebbe un 
										atto che segnerebbe una priorità ben 
										definita nei confronti di politiche 
										sociali storicamente orientate ad altre 
										soluzioni.
										
										Parlando poi dell'articolo 8
										della Convenzione (Accrescimento 
										della consapevolezza), nel comma
										1a vi si parla 
										di «sensibilizzare la società nel suo 
										insieme, anche a livello familiare, 
										sulla situazione delle persone con 
										disabilità e accrescere il rispetto per 
										i diritti e la dignità delle persone con 
										disabilità», nel comma 1b 
										di «combattere gli stereotipi, i 
										pregiudizi e le pratiche dannose 
										concernenti le persone con disabilità, 
										compresi quelli fondati sul sesso e 
										l’età, in tutti gli ambiti» e nel comma
										1c 
										di «promuovere la consapevolezza delle 
										capacità e i contributi delle persone 
										con disabilità».
										Proposta 2: in 
										attuazione dell’articolo 8 della 
										Convenzione, avviare e condurre 
										di concerto con il Movimento per la Vita 
										Indipendente e le altre associazioni di 
										persone con disabilità una 
										campagna di sensibilizzazione sulla 
										percezione della persona disabile e 
										sulla possibilità da parte di 
										quest'ultima di realizzare un proprio 
										progetto di vita, di autodeterminarsi e 
										di controllare la propria vita. In poche 
										parole il suo diritto alla vita 
										indipendente.
										Tale campagna di sensibilizzazione 
										dovrebbe avvalersi del contributo del 
										Segretariato Sociale RAI, oltre che del 
										coinvolgimento dei giornali e 
										articolarsi anche in seminari 
										informativi da realizzare sul territorio 
										nazionale.
										
										Pensiamo infine all'articolo 19 
										della Convenzione (Vita indipendente 
										ed inclusione nella società), che 
										citiamo integralmente: «Gli Stati Parti 
										alla presente Convenzione riconoscono il 
										diritto di tutte le persone con 
										disabilità a vivere nella società, con 
										la stessa libertà di scelta delle altre 
										persone, e adottano misure efficaci ed 
										adeguate al fine di facilitare il pieno 
										godimento da parte delle persone con 
										disabilità di tale diritto e la loro 
										piena integrazione e partecipazione 
										nella società, anche assicurando che: 
										(a) le persone con disabilità abbiano la 
										possibilità di scegliere, su base di 
										uguaglianza con gli altri, il proprio 
										luogo di residenza e dove e con chi 
										vivere e non siano obbligate a vivere in 
										una particolare sistemazione; (b) le 
										persone con disabilità abbiano accesso 
										ad una serie di servizi a domicilio o 
										residenziali e ad altri servizi sociali 
										di sostegno, compresa l’assistenza 
										personale necessaria per consentire loro 
										di vivere nella società e di inserirvisi 
										e impedire che siano isolate o vittime 
										di segregazione; (c) i servizi e le 
										strutture sociali destinate a tutta la 
										popolazione siano messe a disposizione, 
										su base di uguaglianza con gli altri, 
										delle persone con disabilità e siano 
										adattate ai loro bisogni».
										Proposta 3: in 
										attuazione dell’articolo 19 della 
										Convenzione, è necessario sostenere 
										l’avvio e la discussione della 
										Proposta di Legge
										
										1978/08 (Disposizioni 
										per il finanziamento di progetti di 
										assistenza personale autogestita in 
										favore delle persone con disabilità 
										grave), relativa 
										all'assistenza personale per la Vita 
										Indipendente.
										
										Tre proposte di lavoro, quindi, per 
										poter iniziare a ragionare in 
										maniera concreta su cosa fare 
										per avviare un discorso nazionale sulla 
										Vita Indipendente. A questo punto, 
										augurandoci che ci sia spazio, diamoci 
										appuntamento a Torino, per sostenere e 
										condividere il diritto alla Vita 
										Indipendente.
										
										*Agenzia per la Vita Indipendente (AVI) 
										di Roma.
 
								 
							 
						 
					 
				 
			 
		 
	 
 
 
 
22 settembre 2009
A Strasburgo il FREEDOM DRIVE 2009
	
		
			
				
					
						Dal sito di
						
						ENIL Europa (European Network on Independent Living)
						 Il 16 settembre 2009 più di 400 Freedom Drivers 
						da più di 20 Paesi hanno sfilato fino al Parlamento 
						Europeo a Strasburgo. Alcuni di loro andavano in 
						carrozzina, altri venivano guidati da cani guida o da 
						assistenti personali. A prescindere dalla propria 
						disabilità, avevano un obbiettivo comune: la vita 
						indipendente.
						Otto richieste sono state consegnate dalla 
						Presidente di ENIL, Bente Skansgård, al Presidente del 
						Parlamento Europeo, Jerzy Buzek. Jerzy Buzek e Richard 
						Howitt hanno affermato che si impegnano a lottare per i 
						diritti delle persone con disabilità. Hanno inoltre 
						incoraggiato i Freedom Drivers a continuare a far 
						pressione ai deputati europarlamentari della propria 
						nazione sulla promozione della vita indipendente nei 
						propri paesi. 
						Ecco i punti:
						1. Facciamo appello alla Comunità europea di assicurarsi 
						che la vita indipendente si collochi al centro delle 
						politiche dell'Unione europea sulla disabilità, come 
						viene esplicitato nella sua strategia sulla disabilità, 
						nel Piano d'azione a favore delle persone disabili e 
						nell'articolo 19 della Convenzione sui diritti delle 
						persone con disabilità dell'Onu e nel suo Protocollo 
						opzionale. 
						2. Incoraggiamo la Comunità europea a continuare ad 
						appoggiare lo sviluppo di servizi di pubblica utilità 
						per arrivare alla de-istituzionalizzazione in Europa.
						
						3. Chiediamo che venga messo in atto il nostro diritto 
						umano a un servizio di assistenza personale il quale è 
						fondamentale per garantirci di godere del diritto alla 
						vita indipendente. 
						4. Chiediamo di avere l'opportunità di esercitare 
						altrettanto il diritto alla libertà di movimento 
						attraverso la trasferibilità del servizio di assistenza 
						personale in altri paesi. 
						5. Chiediamo lo stanziamento del 5% dei finanziamenti 
						europei di sviluppo per la realizzazione di progetti di 
						vita indipendente nei paesi in via di sviluppo. 
						6. Facciamo appello alla Comunità europea per ratificare 
						interamente la Convenzione sui diritti delle persone con 
						disabilità dell'Onu, per firmare e ratificare il suo 
						Protocollo opzionale e per mettere in atto gli articoli 
						della Convenzione nella legislazione e nella politica 
						dell'Ue. E' fondamentale in questo che le Istituzioni e 
						i loro rappresentanti facciano pressione agli stati 
						membri per trasformare la Convenzione in legge nazionale 
						al più presto possibile. 
						7. Chiediamo una direttiva specificamente sulla 
						disabilità per confermare e proteggere i pieni diritti 
						delle persone con disabilità in tutta Europa. 
						8. Le persone con disabilità e le nostre organizzazioni 
						devono essere in modo decisivo coinvolte a tutti i 
						livelli di decisioni politiche inclusi quelli di 
						pianificazione, di produzione e di attuazione. 
						                                                     
						Nulla su di Noi senza di Noi. 
 
				 
			 
		 
	 
 
 
 
15 settembre 2009
La  III CONFERENZA NAZIONALE SULLA DISABILITA'
Riflessioni obbligatorie e pertinenti, quelle di 
Claudio Roberti, in vista della III Conferenza Nazionale sulle politiche per 
la disabilità di Torino, in programma il 2 e 3 ottobre prossimo. Dopo la 
riduzione del Programma e la presenza in forse del Ministro Sacconi, è d'obbligo 
chiedersi come al solito, quanto ritenute importanti siano le tante 
problematiche appartenenti al mondo disabile, all'impatto sociale delle stesse, 
dato che di persone umane e dei loro diritti stiamo parlando. Nel suo articolo 
non mancano i giusti pungenti affondi, ma affiora in evidenza quanto siano 
legati insieme tutti gli aspetti che convergono nel diritto ad una propria vita 
indipendente, un diritto sempre più urlato. Nell'ottica professata di un nuovo 
welfare che ha come priorità la centralità della persona è comunque indubbio 
che, ancora una volta, sia compito delle stesse persone disabili mettersi in 
gioco, meglio forse dire, continuare la battaglia a viso aperto sfruttando ogni 
occasione. Quella di Torino è una di queste, noi ci saremo.
Leggi l'articolo di Claudio Roberti
 
 
10 settembre 2009
Vita Indipendente a Parma: perchè non per i fratelli Tavella?
Incredibile ma vero. Dopo anni di belle parole 
siamo ancora a questo punto. Conosciamo Ivan da molti anni, quegli anni nei 
quali in prima persona è sempre stato presente nella lotta di rivendicazione del 
diritto alla Vita Indipendente autogestita ed autodeterminata. Uno degli 
organizzatori del Convegno svoltosi 
all'Università di  Parma nel maggio 2006 "Vita Indipendente: da chi e da 
cosa? Linee guida per le politiche future sulla disabiltà" (eravamo 
presenti anche noi) per promuovere appunto la de-istituzionalizzazione delle 
persone disabili e rendersi partecipi attivamente nella società, proprio grazie 
al progetto personale. Ricordiamo che Ivan Tavella (laureato in legge) è anche 
il Presidente della Associazione Vita Indipendente della città di Parma.
Del 7 agosto scorso le ultime notizie pubblicate 
anche sul nostro sito (vedi qui sotto) sulla sperimentazione 
per il secondo anno consecutivo dei progetti personalizzati, con importo fino 
a 1140€ al mese, parole dell'Assessore alla disabilità Bernini e di 
Benedetta Squarcia del Servizio Politiche per i Disabili del comune di 
Parma. Inutile dire che queste erano sembrate notizie confortanti, evidentemente 
così non è, o almeno non lo sono per tutti. Va inoltre sottolineato l'esiguo 
importo a disposizione: per le persone con autonomia molto compromessa è 
impossibile fare vita indipendente con 1100€ al mese, i costi per un qualsiasi 
Istituto sono almeno 4 volte superiori!
Pubblichiamo quindi la lettera scritta da Ivan a 
proposito della sua e di suo fratello, situazione esasperata di "reclusi". Una 
lettera che sinceramente non avremmo mai voluto leggere.
La lettera di Ivan 
Tavella
 
5 settembre 2009
Conferenza Nazionale sulla disabilità: dietro-front del Governo
AGGIORNAMENTO DEL 10 SETTEMBRE
Il Ministro ci sarà. Dopo la notizia del programma, 
ridotto al venerdì ed al sabato, arrivano novità sulla Conferenza. Per ogni 
gruppo di lavoro è previsto un moderatore ed un "rapporteur" come relatore. Si 
attende il saluto del Presidente Napolitano ed il Ministro Sacconi 
per la chiusura lavori. Il Programma modificato è visionabile sul sito della 
Conferenza, 
qui. 
Consequor parteciperà al Gruppo di lavoro 3, su
La de-istituzionalizzazione: sostegno alla famiglia, domiciliarità, vita 
indipendente
Non è trascorso neanche un mese dalla pubblicazione della notizia sulla 
prossima Conferenza Nazionale sulla disabilità a Torino che già il programma è 
messo in discussione. Sì perchè, a meno di clamorosa smentita, anzichè i tre 
giorni previsti, l'evento sarà di soli un giorno e mezzo e senza alcuna presenza 
di ministri: pare sia confermata la sola presenza del sottosegretario al Welfare 
con delega alla disabilità Eugenia Roccella. Quindi appena un giorno e 
mezzo di confronto e di dibattito, inevitabilmente serrato, con l'Assemblea 
plenaria spostata dal pomeriggio del 1 ottobre alla mattina del 2, a precedere 
l'inizio dei gruppi di lavoro ai quali sarà dedicato tutto il resto della prima 
giornata. Invariato il programma del sabato, con una nuova assemblea plenaria 
nella quale saranno illustrati i risultati dei singoli gruppi di lavoro, prima 
di dar spazio nella tarda mattinata alle conclusioni collettive. E dire che 
l'appuntamento di Torino dovrebbe dare il via anche all'Osservatorio sulla 
disabilità previsto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con 
disabilità: un organismo che ha il compito di curare l'applicazione del 
documento delle Nazioni Unite nel nostro paese. A proposito di panorama 
internazionale, non è previsto alcun intervento, senza contare quanti siano i 
temi da affrontare solo nel nostro Paese... Alle solite: tante belle parole e 
promesse che rischiano di vanificare gli sforzi di tutti coloro che ogni giorno 
dedicano tempo nei vari ambiti della disabilità. Proprio mentre si legge del 
riconoscimento di "miglior cittadino europeo 2008" conferito ad Adolf Ratzka, vero e proprio "pioniere" della 
Vita Indipendente delle persone con disabilità, basata sull'assistenza personale 
autogestita. Un riconoscimento quanto mai meritato a chi, sin dagli anni 
Sessanta, parla di diritto a fare «le medesime scelte nella vita di tutti i 
giorni che i nostri fratelli e sorelle non disabili, vicini e amici danno per 
scontati». Ratzka è oggi è direttore dell'Independent 
Living Institute di Stoccolma fondato da lui stesso 
nei primi anni Ottanta, modello di cooperativa di utenti per l'assistenza 
personale. Molti sono i riferimenti presenti nel nostro sito, inutile ricordare 
quanto Consequor segua questa sua filosofia di impostazione della vita 
indipendente autodeterminata ed autogestita, come scelta possibile alternativa 
alla classica "assistenza". E sempre in questi giorni proprio del diritto ad una 
vita indipendente ne parla anche l'EDF 
(European Disability Forum), rappresentato dal suo presidente Yannis 
Vardakastanis e dalla sua direttrice Carlotta Besozzi,  
partecipando in questi giorni alla seconda sessione della Conferenza 
degli Stati Parti sulla
Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che si 
concluderà a New York il 4 settembre. Due i temi centrali di questo evento, vale 
a dire la piena personalità giuridica delle persone con disabilità e la loro vita 
indipendente. 
Insomma...mentre all'estero sia allarga sempre più la rete della vita 
indipendente, l'Italia resta alla finestra.
Di seguito i riferimenti 
esistenti nel mondo sulla vita indipendente ed i centri ad essa istituiti. 
(un ringraziamento a Emanuela Boriani per la ricerca e la condivisione).
1)European Network on Independent Living – Europe – 
http://www.enil.eu;
2)Indipendent Living Institute - Stoccholm – Sweden - Europe - 
http://www.independentliving.org;
3)Center for Independent Living – Dramme Oslo – Norway – 
http://www.uloba.no; 
4)Budgetholders Independent Living – Gent - Belgium – 
http://www.bol-budiv.be; 
5)Berliner Zentrum fur Selbstbestimmtes Leben behinderter 
Menschen – Berlin – Deutchland – 
http://www.bzsl.de/bzsl/index.php;
6)Zentrum für Selbstbestimmtes Leben – Zurich – Schweiz - 
http://www.zslschweiz.ch
7) Zentrum für Selbstbestimmtes Leben - Wien - Osterrich - 
http://www.selbstbestimmtleben.at
8)Center for Independent Living - Dublin – Ireland – 
http://www.dublincil.org/; 
9)National Council of Indrependent Living – London - Uinite 
Kingdom - 
http://www.selbstbestimmtleben.at
10)Foro de Vida Indipendiente – Espana - 
http://www.minusval2000.com/relaciones/vidaIndependiente/
11)Enil France, Vie Independante - Montpellier – France – 
http://www.vie-independante.org/;
12)Center for Independent Living – Sofia – Bulgary - 
http://www.cil.bg/en/ 
13)Center for Independent Living – Belgrado – Serbia – 
http://cilsrbija.org/ 
14)Center for Independent Living – U.S.A. - 
http://www.cilberkeley.org; 
15)National Council on indipendent Living – Washington DC – 
U.S.A. – 
http://www.ncil.org;
16)Canadians Associations for Indipendent Living Centers – 
Canada - 
http://www.cailc.ca/;
17)Centro de Vida Independente – Maringà – Brazil – 
http://www.cvi-maringa.org.br; 
18)Japan Council on Indipendent Living Centers – Japan -
http://www.jil.jp/jil.files/english/aboutjil.html
 
 
9 agosto 2009
Ad Ottobre a Torino la III CONFERENZA SULLE POLITICHE DELLA DISABILITA'
Organizzata dal Ministero del Lavoro, della Salute 
e delle Politiche Sociali in collaborazione con la città di Torino, la 
Conferenza, dedicata al tema "tutti uguali tutti unici" si svolgerà il 1-2-3 
ottobre 2009 a Torino Esposizioni - Padiglione Agnelli, Corso Massimo d'Azeglio, 
15. 
"Si tratta - spiegano i promotori - di un importante appuntamento di 
riflessione e confronto tra le istituzioni, il mondo delle
Associazioni e la società civile durante il 
quale verificare l'efficacia delle politiche di inclusione e sostegno 
alle persone con disabilità e alle loro famiglie". E dal programma, ancora 
provvisorio, consultabile sul sito, molti saranno gli argomenti che saranno 
affrontati nel corso della seconda giornata di attività, dedicata ai 
lavori di gruppo. I temi sono:
	
		
			
				- Disabilità, salute e ambiente di vita: valutazione 
				multidimensionale, presa in carico, progettazione personalizzata
- Gruppo di Lavoro – 2/10/2009
 L’inclusione nella società attiva
- Gruppo di Lavoro – 2/10/2009
 La de-istituzionalizzazione: sostegno alla famiglia, 
				domiciliarità, vita indipendente
- Gruppo di Lavoro – 2/10/2009
 Multidiscriminazione: disabilità, donne e minorivita 
				indipendente
- Gruppo di Lavoro – 2/10/2009
 Ambiente, accessibilità, nuove tecnologie
- Gruppo di Lavoro – 2/10/2009
 Gli stati vegetativi come paradigma delle disabilità 
				estreme
- Gruppo di Lavoro – 2/10/2009
 Salute mentale e percorsi di inclusione
 
	 
 
Le giornate di apertura e chiusura dell'evento, 
invece, saranno dedicate a due Assemblee Plenarie.
La recente ratifica della Convenzione ONU in 
Italia, di fatto sancita con le Legge 18 del marzo 2009, dovrà essere 
lo spunto di ragionamento e di discussione di vari temi ancora aperti. "La 
ratifica della Convenzione - concludono dal Ministero - rappresenta infatti una 
straordinaria occasione per promuovere e diffondere la cultura 
dell'inclusione e della partecipazione delle persone con disabilità in 
condizioni di pari opportunità". 
Per informazioni pratiche e per l'iscrizione, 
obbligatoria e da inviare entro il 25 settembre:www.conferenzanazionaledisabili.it 
 
 
8 agosto 2009
Vita Indipendente in Abruzzo: quanti ostacoli!
 Dopo 
la timida ottimistica speranza lasciata dal 2° Convegno sulla vita indipendente 
tenutosi a fine giugno a Montesilvano, nuove ombre si affacciano all'orizzonte. 
Il rappresentante del Movimento abruzzese vita indipendente Nicolino Di 
Domenica ha partecipato, autoinvitandosi con altre tre persone 
disabili (Claudio Ferrante dell'ufficio disabili di Montesilvano, Camillo 
Gesulmini segretario della locale UILDM e La Pietra) al Convegno del 17 
luglio, nell'Auditorium De Cecco di Pescara, su: "LE 
RISPOSTE DOMICILIARI NELLA RETE INTEGRATA DEI SERVIZI SOCIOSANITARI”.
Dopo 
la timida ottimistica speranza lasciata dal 2° Convegno sulla vita indipendente 
tenutosi a fine giugno a Montesilvano, nuove ombre si affacciano all'orizzonte. 
Il rappresentante del Movimento abruzzese vita indipendente Nicolino Di 
Domenica ha partecipato, autoinvitandosi con altre tre persone 
disabili (Claudio Ferrante dell'ufficio disabili di Montesilvano, Camillo 
Gesulmini segretario della locale UILDM e La Pietra) al Convegno del 17 
luglio, nell'Auditorium De Cecco di Pescara, su: "LE 
RISPOSTE DOMICILIARI NELLA RETE INTEGRATA DEI SERVIZI SOCIOSANITARI”.
Leggi il resoconto di Nicolino Di Domenica 
(nella foto con l'Assessore Paolo Gatti e Claudio Ferrante)
 
7 agosto 
2009
	
		
			
				
					
						
							
								
									
									Anche quest'anno a Parma si sperimenta la 
									Vita Indipendente 
								
							 
							
								
									
										
											È 
											questo il secondo anno che il
											Comune di Parma - 
											anche per conto di altri Comuni 
											della sua provincia (Colorno,
											
											Mezzani,
											
											Sorbolo e
											
											Torrile) e in virtù di una 
											convenzione con l’Azienda Sanitaria 
											Locale per la gestione del Fondo per 
											la Non Autosufficienza - intende 
											realizzare un modello 
											sperimentale per garantire il 
											diritto a una vita indipendente alle 
											persone tra i 18 e 64 anni con 
											disabilità permanente e grave 
											limitazione dell'autonomia personale.
											Tale intervento prevede un 
											contributo a sostegno delle spese 
											per assistenti personali, scelti 
											dalla persona con disabilità,
											per un piano personalizzato 
											di assistenza e tale 
											contributo, anche integrativo 
											rispetto ad altre forme di sostegno 
											(assegno di cura, quota integrativa 
											per assunzione regolare ecc.), verrà 
											erogato in base alla gravità della 
											persona richiedente, alla capacità 
											economica del richiedente stesso e 
											dei familiari e all'ISEE (Indicatore 
											Situazione Economica Equivalente).
											«La programmazione di un progetto 
											di vita indipendente - dichiara Giovanni 
											Paolo Bernini, assessore 
											all'Agenzia Disabili del
											
											Comune di Parma - favorisce 
											l'opportunità, a volte negata, di 
											fare esperienze di socializzazione 
											più completa e di stimolare risorse 
											latenti per collocarsi a un 
											livello di maggiore autonomia 
											personale, valorizzando la 
											persona nella società in cui vive. 
											Pertanto costruire le condizioni 
											affinché tutti i cittadini possano 
											sperimentare il massimo di 
											autonomia, seppure nei limiti in cui 
											la disabilità, spesso, costringe le 
											persone, è un impegno che voglio 
											continuare a sostenere. In tal senso 
											nei prossimi mesi è mia intenzione 
											avviare anche un confronto aperto e 
											costruttivo coi rappresentanti dei 
											commercianti, con l’obiettivo di
											rimuovere il maggior numero 
											di barriere architettoniche 
											da negozi ed esercizi commerciali».
											Qualche cifra sul progetto. In base 
											all'impegno settimanale degli 
											assistenti personali, se il 
											contratto di assunzione sarà dalle 
											20 alle 40 ore, il contributo 
											massimo sarà di 780 euro al 
											mese. Se il contratto andrà 
											invece oltre le 40 ore settimanali, 
											il massimo erogabile sarà di 
											1.140 euro al mese. Il 
											beneficiario sarà tenuto alla 
											rendicontazione delle spese di 
											assistenza. Destinatari degli 
											interventi i cittadini di età tra i 
											18 e i 64 anni (compresi), residenti 
											nei Comuni del Distretto di Parma e 
											in possesso della certificazione di 
											gravità in base all'articolo 3, 
											comma 3 della Legge 104/92, 
											oltre che di documentazione 
											attestante l'ISEE 
											individuale della persona 
											interessata, uguale o 
											inferiore a 15.000 euro. Per 
											ulteriori informazioni: 
											Servizio Politiche per Disabili del 
											Comune di Parma (Benedetta 
											Squarcia), tel. 0521 218012,
											
											
											b.squarcia@comune.parma.it.
											Fonte:
											
											superando
											
 
 
									 
								 
							 
						 
					 
				 
			 
		 
	 
 
10 luglio 2009
In Toscana importanti obiettivi raggiunti per la vita indipendente
Grazie all'impegno e alle vibranti proteste delle
Associazioni AVI Toscana e Associazione Toscana Paraplegici Onlus, sono 
stati accettati importanti emendamenti alla Legge Regionale sulla non 
autosufficienza n° 66 del 2008, tramite modifiche alla Delibera 385. Di fatto 
viene abrogata l'applicazione dell'ISEE ai disabili gravi che richiedono 
finanziamenti per i loro progetti di vita indipendente perchè sono intesi come
"interventi non di carattere assistenziale" e perchè sono "funzionali 
al sostegno dell'indipendenza delle persone con disabilità in situazioni di 
autonomia di vita". Questi concetti riteniamo siano IMPORTANTISSIMI nel 
contesto della vita indipendente autogestita ed autodeterminata della persona 
disabile. Da sempre sosteniamo proprio che la valenza è completamente differente 
dal concetto assistenziale e che il reddito del disabile serve allo stesso per 
VIVERE e per ovvie ragioni non può concorrere alle spese relative al contratto 
di assunzione del proprio assistente personale. Tantomeno va conteggiato per 
accedere ai finanziamenti per la vita indipendente.
Leggi la Delibera 
385, l'Allegato alla 385 e la
Delibera 581 con gli emendamenti 
accettati
 
10 luglio 2009
Abruzzo: dopo il Convegno si attendono risposte
Pressing continuo delle persone disabili abruzzesi 
che, sull'onda delle promesse ascoltate nel Convegno dello scorso 27 giugno 
(vedi l'articolo precedente), invocano nuovi incontri con l'Assessore regionale
Paolo Gatti, tramite lettere contenenti le situazioni create in altre 
regioni che permettono finanziamenti per la vita indipendente, possibili seppur 
differenti in ogni contesto. Pubblichiamo la lettera inviata appunto 
all'assessore dell'Abruzzo ed alle varie Associazioni con siti web dedicati alle 
tematiche delle persone disabili. in questa lettera sono personalmente citato 
quale fruitore di un finanziamento per la vita indipendente. Ancora una volta 
sono contento di aver portato la mia esperienza diretta, che nient'altro è che 
la forte autodeterminazione e volontà di mettersi in gioco, in prima persona, 
per dimostrare che la vita indipendente autogestita e responsabile funziona. 
Grazie all'impegno mio e di Consequor quest'anno i progetti, e quindi le persone 
come me, in Piemonte arriveranno ad essere 200. Così come in Piemonte, altre 
persone in altre regioni hanno ottenuto delibere e leggi per finanziare progetti 
di vita indipendente. Sarebbe opportuno che tante, per non dire tutte, queste 
persone disabili che hanno fortemente voluto e ottenuto progetti finanziati, 
anche appartenenti a grandi Associazioni che si occupano di tutela e 
problematiche dei disabili, non avessero timore a testimoniare pubblicamente 
che la vita indipendente FUNZIONA perchè oltre ad essere un diritto 
sancito dalla Convenzione ONU, divenuta Legge 18 nel marzo 2009, fa risparmiare 
lo stato sociale, crea posti di lavoro tramite gli assistenti personali assunti, 
libera le persone dalla schiavitù affettiva verso i famigliari, favorisce il 
pieno inserimento nella società delle persone con disabilità, a prescindere 
dalla gravità, realizza la possibilità di vivere a casa propria, anche da soli, 
evitando il ricovero in struttura. Non è questo il miglior modello di welfare 
che ha come intento la centralità della persona disabile??
Leggi la lettera: l'ira dei 
disabili abruzzesi
G.T.
 
29 giugno 2009
Dal Convegno di Montesilvano (Pe) sulla Vita Indipendente
 Buona 
affluenza al 2°Convegno abruzzese (vedi qui sotto): molti 
i disabili in sala, molti i giovani, segno di una coinvolgente attenzione per la 
vita indipendente intesa come autogestire le proprie necessità tramite gli 
assistenti personali direttamente assunti. Unica defezione per impegni 
improrogabili, quella dell'Assessore regionale alle politiche sociali Paolo 
Gatti, ma tutte le altre personalità: dal sindaco di Montesilvano, 
all'assessore regionale alla mobilità, al Presidente della Provincia di Pescara
Guerino Testa, neo eletto, bisogna dire che sono state presenti per tutta 
la durata del Convegno, ascoltando le motivazioni e garantendo i futuri e 
necessari impegni. Perfette le analisi di Claudio Ferrante dell'Ufficio 
Disabili comunale...sì ufficio disabili, iniziativa lodevole da esportare in 
tutti i comuni italiani! e dell'Assessore alle politiche sociali di Chieti 
Maria Rosaria Sisto che, insieme all'amico Nick Di Domenica, sono 
stati i primi promotori della Vita Indipendente in Abruzzo, già dal 1° convegno 
organizzato il 5 maggio 2007 a Lanciano. Presenti in sala 
anche Domenico Costantino del MO.VI. del Molise, Pietro Ciarciaglino,
insomma i soliti amici che da anni sono impegnati sul 
diritto ad una Vita Indipendente. Un ringraziamento particolare all'amico 
Camillo Gesulmini segretario UILDM di Pescara, organizzatore e moderatore 
del Convegno insieme a Nicolino, per l'ospitalità nei miei confronti. Il primo 
passo è compiuto adesso bisogna insistere e ricordare agli assessori competenti 
le loro promesse. Mi auguro davvero per voi che al prossimo incontro si possa 
parlare di risultati raggiunti. In bocca al lupo e grazie per l'invito. 
Consequor è a disposizione per continuare il percorso, a presto.
Buona 
affluenza al 2°Convegno abruzzese (vedi qui sotto): molti 
i disabili in sala, molti i giovani, segno di una coinvolgente attenzione per la 
vita indipendente intesa come autogestire le proprie necessità tramite gli 
assistenti personali direttamente assunti. Unica defezione per impegni 
improrogabili, quella dell'Assessore regionale alle politiche sociali Paolo 
Gatti, ma tutte le altre personalità: dal sindaco di Montesilvano, 
all'assessore regionale alla mobilità, al Presidente della Provincia di Pescara
Guerino Testa, neo eletto, bisogna dire che sono state presenti per tutta 
la durata del Convegno, ascoltando le motivazioni e garantendo i futuri e 
necessari impegni. Perfette le analisi di Claudio Ferrante dell'Ufficio 
Disabili comunale...sì ufficio disabili, iniziativa lodevole da esportare in 
tutti i comuni italiani! e dell'Assessore alle politiche sociali di Chieti 
Maria Rosaria Sisto che, insieme all'amico Nick Di Domenica, sono 
stati i primi promotori della Vita Indipendente in Abruzzo, già dal 1° convegno 
organizzato il 5 maggio 2007 a Lanciano. Presenti in sala 
anche Domenico Costantino del MO.VI. del Molise, Pietro Ciarciaglino,
insomma i soliti amici che da anni sono impegnati sul 
diritto ad una Vita Indipendente. Un ringraziamento particolare all'amico 
Camillo Gesulmini segretario UILDM di Pescara, organizzatore e moderatore 
del Convegno insieme a Nicolino, per l'ospitalità nei miei confronti. Il primo 
passo è compiuto adesso bisogna insistere e ricordare agli assessori competenti 
le loro promesse. Mi auguro davvero per voi che al prossimo incontro si possa 
parlare di risultati raggiunti. In bocca al lupo e grazie per l'invito. 
Consequor è a disposizione per continuare il percorso, a presto.
G.T.
Leggi la relazione del segretario UILDM di 
Pescara 
Camillo Gesulmini
Leggi la relazione di Valentino 
Ciccocioppo vice-presidente AIAS Lanciano
 
16 giugno 2009
VENGO 
ANCH’IO!?...Si, Tu si!
 
A Torino, presso il CENTRO CIVICO 
CIRCOSCRIZIONE 5, Sala Consiglio piano 2 in Via Stradella 192, è organizzato il 
Convegno:
Riflessioni e proposte per 
Costruire esempi di Turismo Accessibile, fruibile anche alle Persone con 
Disabilità nell’ottica delle Pari Opportunità e dei Diritti Umani per Tutti.
L'evento si svolgerà Venerdì 26 giugno dalle 
ore 9:00 alle 17:30, la sede è orientativamente accessibile senza 
accompagnamento. 
Organizzazione e Informazioni:
Centro Pace – Informahandicap5
Tel. 0114435557 - 0114435539 - fax 0114435575
cdpih5@comune.torino.it
www.comune.torino.it/circ5/informahandicap
Scarica il Programma (Pdf)
 
13 giugno 2009
VOLERE VOLARE: VITA INDIPENDENTE DELLE PERSONE CON DISABILITA'
 A
Peccioli (Pi), nel Centro Polivalente, via del Carmine, il prossimo 
sabato 27 giugno, ore 9:00 - 17:30, si terrà un Seminario organizzato dal 
centro Informare un’H, con il patrocinio del Comune di Peccioli, 
della UILDM (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) Sezione 
di Pisa, della Provincia di Pisa, della Società della Salute della 
Valdera e dell’Unione dei Comuni della Valdera. Il seminario è 
rivolto alle persone con disabilità, alle loro famiglie, agli operatori sociali.
A
Peccioli (Pi), nel Centro Polivalente, via del Carmine, il prossimo 
sabato 27 giugno, ore 9:00 - 17:30, si terrà un Seminario organizzato dal 
centro Informare un’H, con il patrocinio del Comune di Peccioli, 
della UILDM (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) Sezione 
di Pisa, della Provincia di Pisa, della Società della Salute della 
Valdera e dell’Unione dei Comuni della Valdera. Il seminario è 
rivolto alle persone con disabilità, alle loro famiglie, agli operatori sociali.
All'evento parteciperanno: Elisabetta Gasparini
(referente del Movimento per la Vita Indipendente delle persone con 
disabilità veneto) come moderatrice, Angelo Giuntinelli 
(vicepresidente della UILDM – Unione italiana lotta alla distrofia muscolare – 
sezione di Pisa) Gianni Salvadori (assessore alle Politiche 
sociali della Regione Toscana), Enrico Lombardi (direttore 
editoriale di DM, esponente del Movimento per la Vita Indipendente delle persone 
con disabilità toscano), Ida Sala (referente del Movimento e del 
Comitato lombardo per la Vita Indipendente delle persone con disabilità), 
Dino Barlaam (coordinatore pro-tempore del Coordinamento nazionale 
italiano per la Vita Indipendente delle persone con disabilità, esponente 
dell’AVI - Agenzia per la Vita Indipendente – di Roma).
Segreteria organizzativa:
Simona Lancioni 
Informare un´H [Centro Gabriele Giuntinelli] 
via De Chirico, 11 - 56037 Peccioli (PI) 
telefono 0587.672 444 - fax 0587.672 445 
Orari di servizio al pubblico: lunedì e mercoledì dalle 9.00-13.30 e 
14.30-18.00. 
Scarica il Programma (formato jpg): pieghevole 
esterno; pieghevole interno
Alcune nostre considerazioni, vedi qui sotto
 
13 giugno 2009
VITA INDIPENDENTE IN ABRUZZO: AL VIA LA PRIMA DELIBERA E CONVEGNO A 
MONTESILVANO (PE)
 Finalmente 
si parte. Grazie all'assiduo impegno dell'amico Nicolino Di Domenica, 
rappresentante del Movimento regionale per la Vita Indipendente, al via la prima 
delibera (seppur molto limitante per impegno economico) che inizierà di fatto la 
sperimentazione dei primi progetti di vita indipendente, autogestiti ed 
autodeterminati. Intanto il 27 giugno prossimo ci sarà a Montesilvano 
presso la Sala Consiliare via A. Diaz 1, dalle ore 9:30 alle 12:30, il 2° 
Convegno sulla Vita Indipendente, organizzato dalla sezione locale della 
UILDM.
Finalmente 
si parte. Grazie all'assiduo impegno dell'amico Nicolino Di Domenica, 
rappresentante del Movimento regionale per la Vita Indipendente, al via la prima 
delibera (seppur molto limitante per impegno economico) che inizierà di fatto la 
sperimentazione dei primi progetti di vita indipendente, autogestiti ed 
autodeterminati. Intanto il 27 giugno prossimo ci sarà a Montesilvano 
presso la Sala Consiliare via A. Diaz 1, dalle ore 9:30 alle 12:30, il 2° 
Convegno sulla Vita Indipendente, organizzato dalla sezione locale della 
UILDM. 
All'evento parteciperanno: Pasquale Cordoma 
sindaco di Montesilvano, Valter Cozzi Presidente del Consiglio 
Comunale, Paolo Gatti Assessore Regionale alle
Pol. Sociali, Giandonato Morra Assessore 
Regionale alla Mobilità, Claudio Ferrante 
Resp. Ufficio Disabili, Maria Rosaria Sisto
Assessore Regionale alle Pol. Sociali 
Chieti, Nicolino Di Domenica che farà l'introduzione,
Silvana Fazari dell'Associazione Valdostana 
Paraplegici, Germano Tosi Associazione Consequor,
Domenico Costantino e Maria Cariello Movimento
Vita Indipendente di Termoli (Cb), infine Camillo
Gesulmini moderatore segretario UILDM Pescara.
Scarica il Programma (jpg):
Pieghevole esterno e
Pieghevole interno
Leggi la
Delibera dell'Abruzzo
Alcune 
considerazioni nostre
E' 
curioso il fatto di veder organizzati due convegni sulla Vita Indipendente, 
nello stesso giorno ma in due località diverse in Italia. Incontri di questo 
tipo si possono definire rari, sia per l'impegno organizzativo che quello 
economico. I costi di mobilità delle persone disabili sono molto alti, 
soprattutto per chi si deve forzatamente muovere con uno o più assistenti 
personali. Tale impegno economico può essere sobbarcato solo in parte dagli 
stessi disabili, l'organizzazione resta quindi vincolata molto spesso alle 
"grandi Associazioni" di peso nazionale, che possono disporre di molto più 
denaro rispetto alle 
piccole Associazioni  
sparpagliate nel territorio italiano. Non c'è paragone tra una raccolta di fondi 
sponsorizzata da reti televisive nazionali rispetto agli introiti risicati e 
sovente spontanei di una manciata di soci. Per usare l'antico aforisma "il fine 
giustifica i mezzi", erroneamente attribuito al Principe Machiavelli, è vero che 
è meglio che si parli di vita indipendente, piuttosto che non se ne parli: noi 
pensiamo che tutte le persone disabili abbiano il diritto alla propria vita 
indipendente, occorrerebbe però seguire almeno la stessa linea di principi. 
Basta leggere le rubriche dei tanti siti web dedicati ai disabili per vedere 
quanto sia diventato "di moda" ed anche "vantaggioso" associare la parola 
vita indipendente a contesti poco inerenti al vero principio ispiratore. 
Essendo noi tutti sulla stessa barca, dobbiamo e vogliamo confidare comunque nei 
buoni propositi degli stessi disabili che ricoprono importanti ruoli e cariche 
di queste grandi Associazioni, propositi che devono essere messi in campo per 
proseguire e migliorare tutto il lavoro svolto in questi anni da chi ha 
duramente lottato contro istituzioni e politici, aprendo gli occhi soprattutto 
alle stesse persone disabili affinchè si rendano attivamente responsabili e 
partecipativi.
Nel caso 
del convegno toscano di Peccioli (Pi), organizzato dalla UILDM, non vediamo nè 
come partecipanti, nè come relatori, le persone disabili dell'Associazione AVI 
Toscana, che da oltre 15 anni si occupano proprio di progetti di vita 
indipendente, anzi, lo dobbiamo dire, sono stati i primi ad ottenere una 
Sperimentazione iniziata nel 2004 e finita nel 2008 e addirittura già nel 1997 a 
far inserire nella Legge Regionale n°72 "interventi di sostegno economico per 
l'aiuto personale". Sempre nel 1997, grazie al 
progetto C.E.I.L. proprio l'AVI Toscana fu la prima Associazione a 
presentare un progetto europeo per l'attivazione di una Agenzia per la Vita 
Indipendente che durò 2 anni (consultabile nel sito sopra indicato alla voce:"10 
esempi di Vita Indipendente". Non vogliamo entrare nel merito del lavoro di chi 
ha organizzato l'incontro, semplicemente ci pare poco coerente oltre che 
difficile, pensare ad una continuazione di un dialogo con le autorità preposte 
intrapreso da anni, escludendo proprio chi l'ha costruito con enorme fatica nel 
tempo.
il C.D. 
 
 
12 giugno 2009
VITA INDIPENDENTE: VERSO L'ESIGIBILITA' DEL DIRITTO?
Dopo la ratifica della Convenzione ONU l'Italia rende "esecutivo" il 
provvedimento con la Legge 18 del 2009. Ora si tratta di lavorare per renderla 
attuabile e, soprattutto, dotarla di giusta copertura finanziaria. L'amico e 
sociologo Claudio Roberti ci propone puntualmente la sua disanima: uno 
strutturato ragionamento che fa da presupposto a ciò che nell'immediato 
presente, dovrebbe essere, anzi deve essere, l'azione mirata al 
raggiungimento del diritto "perfetto" alla Vita Indipendente esigibile da tutte 
le persone disabili.
Vai alla pagina dell'articolo
 
22 maggio 2009
Comunicazione ai Soci
Convocazione per assemblea Ordinaria e Straordinaria il prossimo 20 giugno 
2009 a Grugliasco, via Di Nanni 28
Vai alla pagina in Area Soci
 
16 maggio 2009
Barriere Architettoniche: il Ponte di Calatrava a Venezia visto da Claudio 
Roberti
Continuando a parlare di barriere architettoniche del nostro “bel paese” (vedi 
appena sotto al 20 aprile), come non citare l’ormai ahinoi famoso Ponte di 
Calatrava, in bellavista mondiale nella città di Venezia, già per sua storica 
fisionomia alquanto inaccessibile al popolo dei ruotanti. Verrebbe da dire 
quindi che “perseverare diabolicum est”…ed in più la genialata dell’ovovia per 
il “trasporto” disabili, sempre in bellavista, come se si parlasse del famoso 
crostaceo presentato con fantasia di verdure… L’amico Claudio Roberti ci serve 
il suo “piatto”: frizzante e ben condito commento su questo ponte, e dato che di 
ovovia si parla, i paragoni ben azzeccati con fotografie non mancano. 
Oltretutto, importanti Associazioni di persone disabili italiane già da anni si 
sono espresse e confrontate sul caso, ma gli unici esposti presentati finora in 
tribunale sono opera di privati cittadini...
Buona lettura,
vai all'articolo
 
21 aprile 2009
E la ruota continua a girare...

 
Continua lo spettacolo della "commedia tragiscomoda" 
(vedi qui sotto) di Carlo Sartoris e della Associazione 
"Terapia d'Arte" da lui fondata. Dopo lo spettacolo di Alba è la volta del 
Teatro Politeama G. Boglione in Piazza Politeama 23 a Bra (Cn) ore 21:00, 
venerdì 8 maggio 2009. L'incasso sarà devoluto all'Associazione Gli amici di 
Daniela www.gliamicididaniela.it . 
Si ricorda che l'ingresso è libero ad offerta. Avanti così!
Per vedere la locandina in formato originale fai click sull'immagine.
 
 
 
 
 
20 aprile 2009
Barriere Architettoniche: un capitolo senza fine?
Se ne parla continuamente, molto si è fatto ma 
ancora non abbastanza. Certo l'architettura del nostro Bel Paese non ci viene 
incontro, ma, indubbiamente molte barriere sono frutto dell'ignoranza in 
materia, spesso condite da una sconcertante creatività...se non si parlasse di 
lavori affidati a professionisti - istituzioni. Questo a introdurre uno studio 
articolato dell'amico Claudio Roberti che, munito di macchina 
fotografica, ha immortalato opere paradossali, o "tragicomiche", per dirla alla 
"napoletana". Proprio della città partenopea trattasi e nel contributo si 
distinguono due parti: I°) Quella tecnico - innovativa ove vengono evidenziati 
aspetti che si traducono in categorie quali: sistematicità, sgombrabilità, 
valicabilità, barriere urbanistiche etc ; II°) Quella ironica - di denuncia...vai 
alla pagina dedicata
 
 
25 marzo 2009
PER IL DIRITTO DELLE PERSONE CON HANDICAP FISICO GRAVE A 
COSTRUIRSI UNA VITA INDIPENDENTE
Pubblicato sulla rivista "Prospettive 
Assistenziali" n° 164 (vedi 
www.fondazionepromozionesociale.it ) l'articolo scritto da Mauro Perino, 
Direttore del Consorzio CISAP di Collegno e 
Grugliasco, rappresenta l'impegno ed il punto di vista di un amministratore di 
denaro pubblico nel considerare il giusto peso tra intervento sociale e 
questione politica. Il CISAP è stato il primo consorzio a finanziare il
S.A.V.I (servizio di aiuto alla vita 
indipendente) già nel 1999, per sostenere, aggiungendo notevoli risorse del 
proprio bilancio, progetti di vita indipendente, coprendo le cifre indicate dai 
progetti stessi  secondo la coerenza della progettazione autogestita e 
responsabile. Dimostrando che, in pratica, si può fare, superando rigidità 
burocratiche e politiche, uscendo da una rigidità assistenziale ormai obsoleta 
ed iniqua, rispettando il più possibile il diritto esigibile della persona in 
quanto cittadino e non perchè disabile. Per noi, un ottimo esempio da seguire, 
diteci anche la vostra idea al riguardo, il cammino è ancora lungo...
Leggi l'articolo (in 
formatoPdf)
 
25 marzo 2009
Quando la ruota gira controvento...
 Da 
un testo surreale di Carlo Sartoris, la replica della "commedia tragiscomoda" in 
replica sabato 28 marzo ore 21 al Teatro Sala Ordet di Alba (Cn) in Piazza 
Cristo Re.
Da 
un testo surreale di Carlo Sartoris, la replica della "commedia tragiscomoda" in 
replica sabato 28 marzo ore 21 al Teatro Sala Ordet di Alba (Cn) in Piazza 
Cristo Re.
Il neologismo può rivelarsi azzeccato poiché la 
nervatura della vicenda mette a nudo amare realtà della loro esistenza narrata 
in prima persona da due portatori di handicap che, una volta morti, si ritrovano 
nell’aldilà a dover fronteggiare i medesimi problemi pratici e i tanti 
pregiudizi che li hanno accompagnati per tutta la vita. 
A causa di celesti problemi burocratici, infatti, i due si ritroveranno 
paralitici anche in Paradiso: la surreale prospettiva è restare tali per 
l’eternità. Non sarà facile far valere speranze, sogni, aspettative e “diritti” 
dei due sventurati pure nell’aldilà. La soluzione finale sarà inaspettata e 
imprevedibile.
Il percorso è un pretesto per raccontarsi da parte dei due protagonisti, due 
personaggi paralizzati veramente che si confrontano tra momenti toccanti, altri 
divertenti. 
Il netto ricavato verrà devoluto al comitato RUDI onlus-Go FAR per la ricerca e 
la cura dell'Atassia di Friedreich
L'INGRESSO E' LIBERO ad OFFERTA
 
 
24 marzo 2009
4 aprile 2009 - Giornata Nazionale della persona con lesione al midollo 
spinale
	
		
		 E' 
		stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 15 gennaio 2009 la 
		direttiva che indice definitivamente  per il giorno 4 aprile di ogni 
		anno la "Giornata nazionale della persona con lesione al midollo 
		spinale".
E' 
		stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 15 gennaio 2009 la 
		direttiva che indice definitivamente  per il giorno 4 aprile di ogni 
		anno la "Giornata nazionale della persona con lesione al midollo 
		spinale". 
		Nel testo emanato 
		dalla Presidenza del Consiglio, si legge: 
		"In tale giornata le Amministrazioni Pubbliche, gli 
		organismi di volontariato, in coordinamento con le associazioni 
		operanti nel settore, le Unita' Spinali Unipolari e i
		Servizi che si occupano della "Riabilitazioni Globale", 
		assumono, nell'ambito delle rispettive competenze e 
		attraverso idonee e coordinate azioni di informazione e 
		solidarieta', iniziative volte a informare e sensibilizzare 
		l'opinione pubblica sui temi legati a questo tipo di disabilita' 
		che coinvolge, oltre alla persona con lesione al midollo spinale, in 
		maniera assai rilevante i familiari".
		Il cervello
		trasmette i propri messaggi al midollo spinale 
		- che corre attraverso la spina dorsale -  cui sono collegati i 
		nervi spinali, che trasportano i messaggi sensoriali 
		e quelli che fanno muovere i muscoli. La 
		lesione al midollo spinale interrompe il cammino 
		di questi messaggi. 
		Questo significa che 
		i messaggi di movimento, di sensibilità, il 
		controllo dell’intestino e della vescica, 
		la funzione sessuale, la respirazione, 
		la temperatura ed il controllo della pressione 
		sanguigna possono essere bloccati in seguito ad una 
		lesione del midollo spinale. Le conseguenze più note 
		sono la paraplegia, ossia la paralisi degli arti 
		inferiori, e la tetraplegia, cui segue la perdita di 
		funzionalità anche degli arti superiori. La gravità del 
		danno è in relazione all’altezza della lesione: più la lesione è 
		alta, più il danno è grave. 
 
 
Vedi il
sito internet, dove puoi 
scaricare la locandina (pdf oltre 3mb)
 
 
24 febbraio 2009
La Convenzione ONU ratificata dall'Italia oggi!
Una data storica. Dalla convocazione odierna della XII Commissione Affari 
Sociali l'approvazione della ratifica e, contemporaneamente, 
dell'istituzione dell'Osservatorio Nazionale per la Convenzione. Sono le 19,23 e 
la notizia comincia a fare il giro della Penisola negli ambienti che si occupano 
di disabilità. E ora che succederà? Ovvia la risposta in genere: dalla carta 
bisognerà passare ai fatti, tocca a noi persone con disabilità utilizzare questa 
carta Jolly per far valere finalmente i diritti. Uno per tutti: il diritto alla 
Vita Indipendente autogestita ed autodeterminata!
Un primo commento di Claudio Roberti: "E' chiaro che è un grande 
strumento, ma non si pensi ad una traduzione automatica di quei principi nella 
realtà... Occorre azione reale in sede: A) politica; B) giudiziaria. 
Diversamente è chiaro che resterebbero bei concetti sulla carta!!! Questo vale 
per tutto il ventaglio di diritti della Convenzione ONU: solo questo passaggio 
di indirizzo organizzativo potrà fare in modo che non si tramutino un una bella 
raccolta di diritti inesigibili! Ora occorrono studi analitico - tematici sul 
testo suddividendoli per priorità di argomenti. Questo lavoro è delicato, 
fondamentale ed ha caratteri interdisciplinari".
Ringraziamo Dino Barlaam (AVI Roma), 
per averci dato la notizia praticamente in diretta.
Leggi qui il testo della Convenzione 
ONU
 
13 febbraio 2009
Vita e Morte 
indipendente
Tanto si è discusso in questi 
giorni, con la vicenda di Eluana Englaro. Vorrei intanto dire che, come spesso 
succede, Lei il fulcro del "problema", è stata l'unica a non aver potuto 
parlare, proprio per se stessa. Leggi, Costituzione, diritti, doveri sulla vita 
e la morte: misteri molto più grandi di noi, piccoli esseri di passaggio. 
Probabilmente sì, per alcuni, può servire una legge che dia indirizzi sul 
testamento biologico. L’Associazione Luca Coscioni ha chiesto l’adesione per 
 presentare in Parlamento un 
testo relativo al testamento 
biologico che consenta la sospensione anche dell’alimentazione e 
dell’idratazione (vedi sotto). Proprio su questa intenzione molte persone 
disabili, anche rappresentanti di note associazioni, hanno manifestato le loro 
idee, punti di vista. C’è chi dice sì, c’è chi dice no. Noi, come Associazione 
Consequor abbiamo detto no perché riteniamo semplicemente che questa debba 
essere una decisione personale, evitando schieramenti politici d’ogni genere. 
Inoltre, non sarebbe il caso che si pensasse di più a chi è ancora vivo, e 
dignitosamente vivere vorrebbe, ancor prima di occuparsi di come noi disabili 
dovremmo passare a…miglior vita? Il dibattito è aperto. Riportiamo in pagina 
dedicata il testo dell’Associazione Luca Coscioni, alcune risposte di persone 
disabili, infine il testo che l’amico Claudio Roberti ci ha chiesto di 
pubblicare, pungente e colorito a modo suo, ricco di spunti su cui 
proseguire un costruttivo dialogo. Dite la vostra!!
Vai 
alla pagina dedicata
 
3 febbraio 2009
La situazione in Lombardia
Anche in Lombardia dalla fine del 2008 qualcosa si muove, in direzione della 
vita indipendente autogestita, tra luci ed ombre..vai 
alla pagina
 
2 febbraio 2009
La legge regionale in Toscana 2008
Da poco uscita, la Legge regionale 66/2008 chiamata "fondo regionale per la 
non autosufficienza", non apporta sostanziali note positive riguardo 
l'assistenza personale autogestita...leggi 
il nostro commento e vedi la Legge
 
27 gennaio 2009
La delibera regionale in Sardegna per disabili ed anziani: oltre 41 
milioni di €
A tanto ammontano i finanziamenti per piani personalizzati che riguardano la 
disabilità, adulti e minori, oltre agli anziani non autosufficienti. La Sardegna 
ha istituito nel 2007 il proprio Fondo per la non autosufficienza, una 
tra le prime in Italia, insieme a Emilia Romagna, Liguria, Friuli Venezia 
Giulia, Provincie autonome di Trento e Bolzano, Toscana e Veneto. E' l'impegno 
in denaro più alto in Italia....vedi 
la pagina dedicata
 
25 gennaio 2009
" Non siamo angeli, anche noi abbiamo un sesso"
Sabato 7 Febbraio 2009 Ore 21.00
Presso il Teatro Parvum, Viale Mazzini, 85 ALESSANDRIA,
l'Associazione Culturale Ars Vivendi di Alessandria, della quale è 
Presidente la nostra socia Francesca Penno, 
organizza l'incontro "Non siamo angeli, anche noi abbiamo un sesso", con la 
presentazione del libro "Kamasutra dei disabili" di Gabriele Viti. 
	
		Modera l'incontro il Sig. Vincenzo Costantino, 
		coordinatore professionale sanitario ASL Alessandria. 
		Interverranno:
		
			- Gabriele Viti 
			
- Prof. Maurizio Bossi - Sessuologo 
			
- Alessandro Caramagna - Fotografo 
 
 
Scarica la Locandina (Pdf)
 
17 gennaio 2009
Lettera aperta di Claudio Roberti per ri-definire modalità e contenuti 
comuni per la Vita Indipendente
Con questa sua l'amico Claudio, in un certo modo, anticipa l'auspicabile 
evoluzione della complessa situazione di quello che definiamo "Movimento 
Italiano per la Vita Indipendente". In sintesi: dopo il
II° Forum di Lignano del 2007 fu votato 
un binomio di Coordinatori pro-tempore costituito da Dino Barlaam e Roby 
Margutti per cercare una intesa nazionale tra i vari gruppi regionali che si 
occupano di progetti per la vita indipendente autogestita ed autodeterminata. In 
seguito la Conferenza Nazionale di Roma 
in ottobre 2007, l'elaborazione della proposta di 
legge sulla vita indipendente, presentata a Roma il 3 dicembre scorso, poi 
la scomparsa prematura di Roby. Adesso bisogna riunire le forze e organizzare il 
Movimento, secondo pochi ma definiti principi condivisi: Dino ha giustamente 
manifestato questa necessità, in qualità di coordinatore.  Consequor sta 
preparando una proposta ed un programma che a breve saranno presentate alle 
realtà associative presenti in Italia. Intanto Claudio Roberti propone la sua 
lettera aperta...........vai alla pagina dedicata
 
 
10 gennaio 2009
 
Provvidenze economiche per invalidi civili, ciechi 
civili e sordomuti: importi e limiti per il 2009
 
Ogni anno 
vengono ridefiniti, collegandoli agli indicatori dell'inflazione e del costo 
della vita, gli importi delle pensioni, assegni e indennità che vengono erogati 
agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordomuti e i relativi limiti 
reddituali previsti per alcune provvidenze economiche.
Per il 2009 
gli importi delle provvidenze e limiti reddituali sono stati fissati dalla 
Direzione Centrale delle Prestazioni dell'INPS con Circolare del 2 gennaio 2009, 
n. 1.
Nella tabella che segue riportiamo gli 
importi in euro, comparati con quelli del 2008
	 
	
		
			| 
			Tipo di provvidenza | 
			Importo | 
			Limite di reddito | 
		
			| 
			  | 
			2009 | 
			2008 | 
			2009 | 
			2008 | 
		
			| 
			
			Pensione ciechi civili assoluti | 
			275,91 | 
			267,09 | 
			14.886,28 | 
			14.480,81 | 
		
			| 
			
			Pensione ciechi civili assoluti 
			(se ricoverati) | 
			255,13 | 
			246,97 | 
			14.886,28 | 
			14.480,81 | 
		
			| 
			
			Pensione ciechi civili parziali | 
			255,13 | 
			246,97 | 
			14.886,28 | 
			14.480,81 | 
		
			| 
			
			Pensione invalidi civili totali | 
			255,13 | 
			246,97 | 
			14.886,28 | 
			14.480,81 | 
		
			| 
			
			Pensione sordomuti | 
			255,13 | 
			246,97 | 
			14.886,28 | 
			14.480,81 | 
		
			| 
			
			Assegno mensile invalidi civili parziali | 
			255,13 | 
			246,97 | 
			4.382,43 | 
			4.242,42 | 
		
			| 
			
			Indennità mensile frequenza minori | 
			255,13 | 
			246,97 | 
			4.382,43 | 
			4.242,42 | 
		
			| 
			
			Indennità accompagnamento ciechi civili assoluti | 
			755,71 | 
			733,41 | 
			Nessuno | 
			Nessuno | 
		
			| 
			
			Indennità accompagnamento invalidi civili totali | 
			472,00 | 
			465,09 | 
			Nessuno | 
			Nessuno | 
		
			| 
			
			Indennità comunicazione sordomuti | 
			236,15 | 
			233,00 | 
			Nessuno | 
			Nessuno | 
		
			| 
			
			Indennità speciale ciechi ventesimisti | 
			180,11 | 
			176,00 | 
			Nessuno | 
			Nessuno | 
		
			| 
			Lavoratori con drepanocitosi o talassemia major | 
			458,20 | 
			443,56 | 
			Nessuno | 
			Nessuno | 
	
 
	
	
	A T T E N Z I O N E
	
	Chi è prossimo ai 65 
	anni, 
	non deve indugiare a presentare la domanda, perché ha diritto all’assegno 
	mensile d’invalidità, di pensione, di inabilità ecc. subordinato al 
	solo reddito annuo individuale solamente se presenta la domanda entro i 64 
	anni e 11 mesi di età altrimenti, pur essendo invalidi, l’assegno 
	viene negato perché lo Stato, in sostituzione, riconosce l’assegno 
	sociale dell’INPS. Questi, però, oltre al reddito annuo 
	personale è subordinato al cumulo con i redditi del coniuge
 
 
 
 
